Project financing approvato in giunta e dietrofront del dirigente: giallo sull'appalto pubblica illuminazione

La determina di fine anno a firma dell’ingegnere Raffaele Serpico sulla “Gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, compresa la relativa fornitura di energia elettrica” ha creato non poche domande.

Solo sei mesi fa, infatti, la giunta guidata dall’allora sindaco Alfonso Golia e su proposta del vice Marco Villano approvò la relazione istruttoria del Responsabile del Procedimento Leopoldo Graziano dichiarando il pubblico interesse della proposta della Società Edison Next Government (già Citelium Italia) individuando la stessa come soggetto "Promotore" dell'intervento. In pratica l’architetto Graziano, in qualità di responsabile unico del procedimento, dava parere tecnico favorevole all’amministrazione comunale per il project financing proposto dalla Citelium in quanto “il Concessionario si fa carico della realizzazione di un progetto su misura per il territorio, sulla base degli obiettivi indicati dall’Amministrazione”. L’opera della ditta, per Graziano, “si traduce in un investimento da parte del Concessionario, per la completa riqualificazione dell’impianto di Illuminazione pubblica che si ripaga attraverso la condivisione dei risparmi generati nel corso degli anni, senza alcun ulteriore aggravio per la Pubblica amministrazione rispetto ai costi già sostenuti”.

Tutte parole favorevoli, quelle spese dal rup, in quanto “il project financing così applicato consente alla P.A. di finanziare la riqualificazione dell’illuminazione pubblica ricorrendo al capitale privato”. A conclusione della relazione Graziano ribadiva la “riduzione dei costi per l’amministrazione. Semplificazione delle procedure. Messa a norma ed adeguamento contemporaneo di tutti gli impianti di illuminazione pubblica e semaforici presenti sul territorio comunale. Accelerazione delle procedure e tempi certi e rapidi di realizzazione. Trasferimento dei rischi: attraverso una precisa e puntuale matrice dei rischi (presentata in sede di proposta) l’Ente riuscirà ad esercitare il controllo sulle attività e a monitorare i rischi di realizzazione (costi, rispetto del cronoprogramma) e di disponibilità dell’opera (es. manutenzione straordinaria) che sono allocati in capo al proponente. Rispetto dei vincoli di bilancio: realizzare un’opera pubblica in project financing costituisce concretamente un rimedio al rischio di sforamento dei vincoli di bilancio posti alla spesa pubblica”.

Per questo all’unanimità tutti gli assessori votarono a favore della proposta. Proposta che, però, non è stata recepita dal dirigente ai Lavori Pubblici Raffaele Serpico che dopo la scadenza della proroga del servizio di manutenzione alla Citelium e dopo che la città da mesi è al buio, il 27 dicembre ha relazionato al commissario straordinario mettendo nero su bianco che “a seguito della comparazione tra l’adesione alla Convenzione Consip ed il Project Financing di cui alla Deliberazione Giuntale n. 204/2023” “evidenzia la maggior convenienza ed il superiore interesse pubblico della prima rispetto al secondo" ed ha evidenziato a sua volta la necessità di porre in essere senza indugio l’attività gestionale di competenza dirigenziale volta a garantire la tutela dell’interesse pubblico, così come rappresentato, tanto sia allo scopo di assicurare l’idoneità tecnica ed economica del servizio di cui trattasi sia allo scopo della piena realizzazione dello stesso.

Un cambio di idea che ha portato il cambio del servizio dalla Edison (già Citelium) alla Enel Sole mentre numerose strade della città (basti chiedere ai commercianti e residenti di via Seggio e via Sanfelice) restano ancora al buio.