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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Dipendenti della ditta di pulizie dello stadio del nuoto in sciopero: "Basta precariato"

La protesta per i contratti a tempo indeterminato: "Servizio sia gestito direttamente dalla Provincia"

Capodanno di protesta per i lavoratori della "PM Servizi" che svolgono il servizio di pulizie allo Stadio del Nuoto di Caserta. I lavoratori, infatti, hanno indetto lo sciopero per la giornata di oggi, 29 dicembre, con un presidio all'esterno della struttura organizzato dal sindacato Usb. 

"Abbiamo incrociato le braccia e ci siamo astenuti dal regolare servizio lavorativo per protestare contro lo stato di precarietà nel quale versiamo, in quello che sembra un clima di generale indifferenza da parte dell'Ag.I.S. provinciale (l'ente pubblico della provincia di Caserta addetto alla gestione di tali immobili) e dell'azienda - si legge in un documento sindacale - Dopo tanti tentativi finalizzati ad incontrare le parti e trovare una soluzione rimasti inascoltati, siamo stati infine costretti a ricorrere allo sciopero, pure avendo creduto per così tanto tempo ad ogni promessa e sopportato anche condizioni di lavoro maggiormente gravose, nella prospettiva della stessa stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Eppure ad oggi, avvicinandosi la data di scadenza del servizio, ancora ci ritroviamo privi delle necessarie garanzie contrattuali, come sempre in affanno e preoccupati per ogni occasione di rinnovo. Crediamo inoltre che tale condizione di contrattualizzazione precaria “a tempo determinato” dei rapporti di lavoro, figuri quale politicamente “inopportuna” e non sia certamente adeguata al rango di una struttura pubblica quale lo stadio del nuoto".

I lavoratori chiedono il passaggio dei contratti a tempo indeterminato, l'incremento dei livelli di impiego orario, la gestione del servizio direttamente da parte della stessa Provincia di Caserta, proprietaria dell'impianto.  

"Quello di oggi è solo il primo passo della nostra lotta. Costi quel che costi, per la nostra dignità e per le nostre famiglie, difenderemo i nostri diritti ed il nostro lavoro fino alla fine - commentano - È socialmente inaccettabile infatti che la precarietà venga imposta anche in servizi erogati per amministrazioni pubbliche e chiamiamo in causa gli amministratori e i politici stessi affinché possano spiegarci chi ha la responsabilità di quanto accaduto e cosa ha potuto giustificare questa attuale situazione. Per queste ragioni biasimiamo fortemente ogni scelta tesa alla concessione in appalto alle società private di tali servizi, in quanto appunto le stesse ditte sembrano non riuscire a garantire il raggiungimento delle nostre legittime aspirazioni sociali di stabilizzazione, chiedendo a gran voce l'internalizzazione del servizio sotto il diretto controllo della provincia, tramite società della medesima". 

La protesta dei lavoratori allo Stadio del Nuoto

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