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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Prescrizione, rivolta degli avvocati: stop alle udienze per 4 giorni

Santa Maria Capua Vetere diventa il centro nevralgico della protesta

Il Foro di Santa Maria Capua Vetere diventa il centro nevralgico della protesta degli avvocati, iniziata oggi con l'astensione dalle udienze e che terminerà venerdì 23 novembre.

Stamattina al palazzo di giustizia di piazza della Resistenza c'è stata una giornata di riflessioni congiunte tra le Camere Penali e i Consigli degli Ordini della Campania sullo stato della Giustizia e, in particolare, sulle proposte di riforma della Giustizia Penale, di deriva populistica e autoritaria (non solo quelle già al vaglio del Parlamento ma anche quelle avanzate, negli ultimi giorni, dall’Associazione Nazionale Magistrati) da organizzarsi a Santa Maria Capua Vetere: questa la proposta  condivisa dagli avvocati  intervenuti numerosi oggi all’assemblea degli iscritti della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, aperta a tutti, proprio per la delicatezza dell’ordine del giorno: “Difesa della Costituzione: giusto processo, terzietà del giudice, ragionevole durata dei processi, presunzione di non colpevolezza, libertà personale, funzione rieducativa della pena, come risposta ai progetti di controriforma della giustizia penale”.

All’appello ad essere presenti, lanciato dal presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere Romolo Vignola, hanno risposto, oltre agli iscritti e ad altri avvocati del foro, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere, Carlo Grillo; il presidente della Camera Penale di Torre Annunziata, Nicolas Balzano; il presidente della Camera Penale di Nola, Vittorio Corcione; il delegato del presidente della Camera Penale di Napoli Nord, Felice Belluomo e Giuseppe Guida, membro della Giunta dell’Unione Camere Penali.

L’assemblea di oggi, nel primo giorno di astensione nazionale (che durerà sino a venerdì 23, quando si concluderà con una manifestazione al Teatro Manzoni di Roma, alla quale hanno aderito, oltre naturalmente a tutte le Camere Penali, molti Consigli degli Ordini e numerosissimi professori universitari), apre il ciclo di assemblee itineranti, che vedranno i penalisti del distretto impegnati domani presso la Camera Penale di Nola e giovedì presso la Camera Penale di Torre Annunziata.

“Sono contento – riferisce l’avvocato Vignola – perché hanno risposto in tanti, sia del foro, sia di altri fori: è il momento della coesione e sentiamo tutti forte la necessità, in questo contesto politico che progetta riforme delle quali, vien da dire, non comprende né la portata né il reale impatto negativo non già sull’avvocatura, intesa come classe, ma sul cittadino indistintamente, di riaffermare l’idea liberale e costituzionale della giustizia penale. La presenza e la partecipazione attiva ai lavori di oggi del presidente COA, Carlo Grillo, danno la misura che la battaglia che stanno combattendo i penalisti in questo momento storico non è una battaglia di nicchia o di categoria, non serve a tutelare interessi personali o di “casta”, come cerca di suggerire, errando, qualcuno, per delegittimare il nostro impegno: è, invece, la battaglia che l’avvocatura tutta combatte a difesa non già di sè stessa ma dei diritti delle persone assistite”.

“Paradossalmente – prosegue il presidente Vignola – se dovessimo ragionare come i nostri detrattori, noi stessi avremmo interesse, e cito il presidente UCPI Gian Domenico Caiazza, a una società in cui si arresta molto, si sta molto in carcere, le pene sono durissime. Non dovremmo avere neanche interesse a processi brevi, quindi. Ma la nostra protesta, e gli interventi di stamattina dei colleghi, confermano ciò che dico, non riguarda noi avvocati, ma noi tutti, indistintamente, come cittadini”.

Al termine dell'assemblea il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, Carlo Grillo, si è formalmente impegnato ad organizzare "una tavola rotonda" a cui dovranno partecipare i presidenti dei Consigli degli Ordini del distretto e le Camere Penali per avviare un "dibattito costruttivo sulle problematiche relative alla proposta di riforma del codice di procedura penale". 

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