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Conte ed il concorso da professore all'università di Caserta: a 'Le Iene' il documento che fa tremare il premier

Un progetto di parcella dimostrerebbe "il collegamento economico" tra l'avvocato ed il commissario Alpa che lo esaminò durante la sessione

Esplode il caso sul concorso da professore svolto dall’attuale presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte all’Università di Caserta (prima Sun, oggi Vanvitelli) per il suo legame professionale col professore Guido Alpa, colui che era commissario d’esame nel 2002. L’inviato de ‘Le IeneAntonino Monteleone ha mostrato nel servizio andato in onda martedì sera un progetto di parcella relativo ad una controversia legale con Rai e Agenzia delle entrate, in cui Alpa e Conte firmano insieme, indicando un solo conto corrente per il pagamento della parcella. 

“Un documento che fa emergere la domanda: è ancora possibile a questo punto sostenere che non vi fossero interessi economici in comune e che non vi fosse incompatibilità di Guido Alpa nel giudicare Giuseppe Conte?”. Il presidente del Consiglio, raggiunto da Antonino Montelone, ha spiegato: “Io non ho detto bugie, lei non ha studiato bene le carte. Non c’è stata mai una fattura unica, non avevamo uno studio associato. Sono passati mesi e mesi e siete ancora su questo concorso del 2002", ha aggiunto Conte. "Le ho sempre detto che tra me e il professor Alpa non c’è stata mai un’associazione professionale, né di fatto né di diritto, né formale né sostanziale… C’erano dei servizi in comune, con la segretaria in comune…. Io ho avuto sempre la mia attività, mi sono pagato le mie cose…”. E sullo studio di via Cairoli aggiunge: "A via Cairoli mi son preso un altro piano... Non ero ospite perché mi pagavo anche le mie cose”. E ribadisce: “Non abbiamo mai fatto una fattura insieme, cioè avevamo conti separati. Guardi io ho controllato, questo chiariamolo, allora io ho controllato per il primo grado, in realtà la mia fattura non l’ho trovata, invece ho trovato la fattura del secondo grado e del terzo grado della Cassazione”. A Monteleone ha detto: “Lei non sa nulla di diritto, si fidi e le hanno spiegato male come funzionano i processi… È normale che se ci sono 10 avvocati al collegio difensivo non vanno tutti e 10. Basta che vada uno a coprire l’udienza, in rappresentanza di tutti”. Sulla fatturazione per quella causa legale Conte ribadisce: “Può stare tranquillo che non abbiamo mai avuto fatture in comune con convergenza su un unico conto, perché il conto o era di Alpa o era mio”. Del progetto di parcella con pagamento su un unico conto bancario Conte dà la sua versione: "Ero in un periodo particolarmente impegnativo, perché mi stavo consolidando nel mondo universitario e quindi l’attività difensiva più impegnativa se l’è fatta Alpa. Al momento della fatturazione abbiamo dato il segnale al Garante di non pagarmi, bensì di pagare Alpa per il lavoro che ha fatto sulla causa primo grado. Però nel secondo grado e terzo grado il sottoscritto ha lavorato molto anche alle memorie difensive e si è fatto pagare”.

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