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Gli espropri per il Policlinico tornano davanti ai giudici

La Cassazione contro il Comune di Caserta per il "giusto indennizzo" ai proprietari

Si torna dinanzi al giudice per la definizione degli espropri di terreni per l'area Pip di San Benedetto, quella dove è in costruzione il Policlinico (i cui lavori sono nuovamente fermi). A disporlo è stata la Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di proprietari dei terreni contro il Comune di Caserta.

I titolari delle aree si erano visti bocciare la prima istanza dalla Corte d'Appello che aveva ritenuto inammissibile il ricorso in quanto "non si era concluso il procedimento amministrativo per la determinazione delle indennità di esproprio e di occupazione". Per la Cassazione, invece, "all'espropriato è attribuita una duplice azione per chiedere la determinazione della giusta indennità di espropriazione: l'opposizione alla stima, nel caso in cui l'indennità definitiva sia stata calcolata dalla Commissione provinciale; l'azione per la  determinazione giudiziale del giusto indennizzo, nel caso in cui sia stata soltanto offerta dall'espropriante l'indennità provvisoria, come si è verificato nella fattispecie".

Pertanto i giudici romani hanno rinviato il caso nuovamente alla Corte d'Appello che dovrà determinare il "giusto indennizzo" per i cittadini ricorrenti. 

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