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La polacca regalata al ministro fa scoppiare l’ira social: minacce ed auguri di fallimento alla pasticceria I FOTO

Clima incandescente per il voto. Pelosi: “Basiti da questa violenza”. Galluccio: “C’è chi fomenta odio”

Matteo Salvini non passa mai inosservato. Anche la sua seconda tappa ad Aversa per sostenere la candidatura a sindaco di Gianluca Golia ha creato polemiche e scatenato dibattiti infiniti.

Ma, stavolta, si è raggiunto davvero il culmine sui social, dove sono scattate minacce ed anche auguri di fallimento alla pasticceria Pelosi, una delle più famose della città. La loro colpa? Quella di aver postato una foto in cui Gianluca Golia dona una polacca al ministro della Lega.

Decine e decine di commenti contro i titolari della pasticceria, che hanno risposto con un post: “Restiamo estremamente basiti dalla violenza e dalla cattiveria di alcuni commenti; non era nostra intenzione urtare la sensibilità di nessuno e, se è successo, ci scusiamo con grande umiltà; ma non accettiamo offese gratuite o l’augurio di dover fallire. Giusto per la cronaca, il Ministro Salvini non è venuto in pasticceria né tantomeno qualcuno della nostra famiglia si è presentato al suo cospetto; la polacca è stata comprata per poi essere regalata al Ministro. La scelta di pubblicare la foto, che ci hanno inviato, è scaturita in maniera quasi naturale; per quanto discutibile, Matteo Salvini è pur sempre un personaggio pubblico oltre ad essere un Ministro della Repubblica. Noi non siamo razzisti, non siamo leghisti, non siamo xenofobi, non siamo leoni da tastiera, non siamo schierati politicamente, siamo semplicemente un’attività commerciale che da lavoro a diverse persone ma soprattutto aperta a tutti”. 

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex consigliere comunale della Lega Michele Galluccio: “Una piazza bellissima ha accolto il ministro Matteo Salvini venerdì ad Aversa grazie ai tanti cittadini che hanno trasformato il tutto in una festa di democrazia grazie anche alle forze dell'ordine che hanno fatto come sempre, un lavoro encomiabile facendo svolgere il tutto in sicurezza. Una piazza dove gli unici problemi sono stati creati da chi non riesce ad avere in alcun modo un confronto democratico. Il fotoreporter che è stato fermato dalla polizia, ad esempio, non stava scattando immagini al ministro bensì alle forze dell’ordine ed all’apparato di sicurezza ancor prima dell'inizio del comizio(cosa che mette a rischio il piano di sicurezza per un ministro). Ancora peggio è andato ai titolari della pasticceria Pelosi di Aversa. Per una polacca che abbiamo regalato al ministro dell’Interno e per una foto postata su Facebook, sono giunte a loro minacce e ‘speranze di fallimento’. Questo clima di offese e falsità da chi si professa solidale non fa bene alla nostra città. Dispiace che ci siano alcuni che lo continuino a fomentare. Non è questa la Aversa che conosciamo e che vogliamo. Ma noi rispondiamo sempre con calore e affetto a chi non ci ama”.

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