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"Il Pnrr rischia di essere un'occasione persa per il nostro Comune"

La denuncia di Associazione Mondragone Bene Comune: "L'importo assegnato è di appena 8,56 milioni di euro"

L'Associazione Mondragone Bene Comunale (AMBC) accende i riflettori sulla questione Pnrr e, in particolare, sui progetti presentati dall'amministrazione comunale: "Uno degli obiettivi di Next Generation Eu era quello di ridurre i divari di genere, di generazioni e di territori. Un obiettivo che si rischia di fallire completamente. La scelta è stata di ammonticchiare una miriade di progetti senza capo né coda al sol fine di non perdere soldi. E oggi i nodi iniziano ad arrivare al pettine. La proposta di revisione del Governo che taglia oltre 13 miliardi di euro per i Comuni è solo una delle conseguenze di una impostazione  generale sbagliata. Il Governo Meloni indica proprio gli enti locali tra i principali responsabili dei ritardi  accumulati fino ad oggi sul Pnrr, accusa che però è stata respinta al mittente dall’Anci, dimenticando che per tanti anni i Comuni italiani sono stati privati di risorse e di personale, sono stati  'ridotti alla fame' e messi nella condizione di non poter neppure in molti casi garantire i servizi essenziali ai  propri cittadini. Vedremo come andrà a finire sul Pnrr".

E gli attivisti sottolineano: "Intanto, quali che siano le responsabilità, l’elemento che accomuna sia il Governo che molti Enti locali è la mancanza di informazioni pubbliche sul Pnrr e sullo stato di avanzamento dei singoli progetti. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto al sindaco Lavanga di informare i cittadini sulle risorse recuperate dal nostro Ente, su quali misure e per quali interventi. Temiamo però che la nostra sollecitazione vada a vuoto. Per questo cerchiamo di far conoscere ai cittadini come stanno le cose a proposito del Pnrr nel nostro Comune, invitando i consiglieri comunali ad interrogare il sindaco e chi è stato delegato a seguire il Pnrr in modo da avere formali comunicazioni in merito e, soprattutto, il coinvolgimento in tutta la vicenda del consiglio comunale".

Quindi continuano: "Stando alle informazioni reperite attraverso la Fondazione IFEL, l'importo assegnato per il Pnrr a Mondragone è di 8,56 milioni di euro al 31 maggio scorso: 4,22 milioni per progetti di rigenerazione urbana; 1 milione per interventi relativi all'efficientamento energetico; 1,33 milioni per asilo nido, scuole materne e servizi di educazione e cura prima infanzia; 780mila euro per piccole opere di valorizzazione del territorio; 840mila euro per potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola; 210mila euro per sostegno genitori e prevenzione vulnerabilità famiglie e bambini; 160mila euro per infrastrutture sociali; 14mila euro per estensione utilizzo piattaforme nazionali di identità digitali (SPID, CIE). Al netto della pochezza complessiva, il dato relativo alla digitalizzazione lascia alquanto sconcertati, vista l'arretratezza organizzativa della nostra struttura burocratica. Sappiamo che i Comuni sono in piena attività per aderire ai bandi su PagoPa (fino a 182mila euro), per l'App IO (fino a 36mila euro), per il Cloud (fino a 252mila euro), per il rifacimento del sito web (fino a 283mila euro), per la PDND (30.515 euro), per la piattaforma notifiche (circa 60mila euro). Considerato che sulla piattaforma IFEL si fa riferimento esclusivamente a SPID e CIE, chiediamo al sindaco  Lavanga se il Comune ha aderito a questi bandi e i motivi nel caso in cui non si fosse aderito o se i progetti fossero stati bocciati. Temiamo di aver perso circa 900mila euro che avrebbero potuto riorganizzare totalmente la macchina amministrativa, ammodernandola, digitalizzandola e semplificandola, a tutto vantaggio innanzitutto dei cittadini. Ma aspettiamo fiduciosi di saperne di più dal sindaco o dal suo vice".

L'AMBC poi conclude: "Tuttavia resta la pochezza complessiva dell'approccio del Comune di Mondragone al Pnrr, che appare evidente se compariamo le nostre assegnazioni Pnrr con quelle di qualche altro Comune: Castel Volturno ha avuto assegnato ben 53,84 milioni di euro; Casal di Principe 14,15 milioni di euro; Sessa  Aurunca 9,14 milioni di euro". 

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