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Videosorveglianza non pagata, il Comune rischia un nuovo pignoramento

La società NA.EL. ottiene il decreto ingiuntivo per sei fatture non pagate

Debiti su debiti. Il Comune di Caserta, che recentemente ha dichiarato il secondo dissesto economico in 6 anni, deve far fronte a nuove richieste da parte di creditori dell’Ente di piazza Vanvitelli. L’ultima in ordine di tempo arriva dalla società NA.EL. srl, azienda che nel 2012 aveva provveduto a fornire al Comune beni e servizi nel settore della videosorveglianza.

La NA.EL. ha quindi intimato al Comune, con il decreto ingiuntivo concesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il pagamento della somma di 72.596,24 euro, “frutto” del mancato pagamento di 6 fatture. Gli atti sono stati notificati più volte a Palazzo Castropignano, sin dal 2016, fino ad arrivare all’aprile scorso. La società creditrice ha infatti citato il Comune di Caserta (quale debitore) e la banca BPER (quale terzo pignorato in qualità di tesoriere comunale) a comparire dinanzi al giudice dell’esecuzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al fine dell’assegnazione delle somme richieste.

E proprio in virtù del secondo dissesto finanziario dichiarato ad aprile, il Comune ha conferito all’avvocato Lidia Gallo l’incarico legale di opporsi all’atto di pignoramento perché si ritiene, si legge nella determina firmata dal dirigente Luigi Martino, “di dover paralizzare l’azione esecutiva avviata per la competenza nella gestione del credito rivendicato”.

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