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Il sequestro della Finanza fa litigare Velardi e la Pignetti. “Denuncio il sindaco"

Il primo cittadino, dopo l'operazione alla Lea, ha lanciato una stilettata al presidente del Consorzio Asi, che replica: “Il Comune si è mosso 9 mesi dopo le nostre segnalazioni"

L’Asi Beach torna a far litigare il sindaco di Marcianise Antonello Velardi e la presidente del Consorzio Raffaella Pignetti, che sta vivendo un momento molto delicato dopo la richiesta avanzata da 9 delegati (tra cui anche quello del Comune di Marcianise) di votare subito per i 2 membri mancanti del consiglio di amministrazione.

Ad accendere la nuova polemica è stato proprio Velardi con un post su Facebook col quale ringraziava i magistrati di Santa Maria Capua Vetere dopo il sequestro penale dell’azienda Lea. “E’ una vittoria importante dello Stato - ha scritto segno anche di un'azione corale che ha interessato diversi soggetti istituzionali. Con orgoglio rivendico la battaglia intrapresa dal Comune, a difesa di una comunità martoriata da gestioni antiche criminali. Mi dispiace non aver avuto al mio fianco l'Asi, il consorzio dell'area industriale guidato da Raffaella Pignetti: personalmente sogno un'altra Asi che sappia davvero promuovere i processi di crescita della mia città e non agevoli mai più, mai più, l'insediamento di bombe come la Lea vigilando perché ciò non avvenga”.

Parole che hanno scatenato l’ira della Pignetti, che ha manifestato la volontà di presentare una denuncia nei confronti del sindaco per il suo attacco. “Stupiscono - ha scritto la Pignetti sempre su Facebook - le gravi affermazioni dell’amministrazione comunale di Marcianise che, inopinatamente, tentano di screditare l’operato del Consorzio ASI Caserta in una vicenda che vede il Consorzio ed i propri vertici tra i pochi che, sin da subito e nei limiti delle proprie competenze e poteri, si sono attivati per segnalare alle Autorità competenti quanto riguardante la vicenda Lea - Iavazzi. Comprendendo, però, i toni e le volontà realmente sottese a simili esternazioni, in ordine alle quali, in ogni caso, si riserva ampia tutela in ogni ed opportuna sede e dinnanzi alle competenti Autorità, non può in alcun modo tacersi, per rispetto dei fatti e del pubblico interesse, che le autorizzazioni uniche ambientali vengono rilasciate dalla Regione Campania sulla scorta dell’esito di una Conferenza di servizi dove i Consorzi Asi esprimono unicamente parere in ordine al possesso dei requisiti urbanistici, della conformità al piano regolatore e al rispetto delle convenzioni sottoscritte; sono i singoli Comuni, come Marcianise, sul cui territorio ricadono gli insediamenti oggetto della conferenza, che hanno funzioni e responsabilità specifiche in materia ambientale (unitamente ad ARPAC, Asl e Provincia; in relazione specifica alla vicenda Lea-Iavazzi, iI Consorzio ASI, con nota datata settembre 2017, segnalava al Comune di Marcianise la posizione irregolare dell’Azienda, che risultava non convenzionata, affinché detto Comune (e per esso l’Amministrazione comunale) adottasse i provvedimenti finalizzati alla revoca dell’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività. A fronte dell’inerzia del Comune, il Consorzio ASI reiterava, nel mese di ottobre 2017, la richiamata segnalazione di irregolarità. Solo il 25 giungo 2018, 9 mesi dopo le segnalazioni formulate dal Consorzio ASI, il Comune ha ritenuto di attivarsi con un “sit in” la cui natura di provvedimento amministrativo è, ai più, non conosciuta".

E chiosa: "Fermo quanto considerato ed accaduto, non si comprendono davvero, se non alla luce di volontà di stabilire “rapporti di forza” all’interno delle compagini politiche, le gravissime e, soprattutto, non reali, affermazioni dell’Amministrazione di Marcianise; affermazioni in ordine alle quali, il Consorzio, chiede immediata rettifica, riservandosi, come detto, ogni azione a tutela dell’immagine ed operato dello stesso”. 

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