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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Colpo di scena, il Comune smentisce se stesso e modifica il piano scuole

Annullate le modifiche al Quinto circolo, la Da Vinci perde altri 150 alunni. L'assessore Corvino contraria alle modifiche minaccia le dimissioni, ma il pressing del Pd va a buon fine

Il Comune di Caserta cambia idea sul dimensionamento scolastico e decide di apportare delle modifiche alla delibera approvata lo scorso 9 ottobre che tante polemiche aveva provocato, coi genitori del Quinto circolo didattico che erano scesi addirittura in piazza per protestare contro le scelte della giunta guidata dal sindaco Carlo Marino

Ma, a quanto pare, nonostante le minacce arrivate dal primo cittadino che voleva addirittura denunciare chi ‘sobillava’ i genitori e la difesa strenua dell’assessore alla Pubblica istruzione Maddalena Corvino, qualcosa in quel piano non andava. Tant’è che è stato modificato, soprattutto nella parte relativa al Quinto circolo didattico che non sarà più smantellato e che, anzi, passata da una dotazione di 800 alunni ad oltre mille. Chi invece perde ancora alunni è il nuovo istituto ‘Leonardo da Vinci-Lorenzini’, quello che potrebbe essere diretto dalla dirigente scolastica Tania Sassi, che perde altri 150 alunni per lo spostamento la scuola primaria a tempo piano (che era rimasta sotto la sua direzione dopo lo spostamento della De Amicis sotto l’egida del Giannone). Un’operazione, questa, che però ha già fatto sorgere qualche dubbio sulla “territorialità” delle scelte operate dall’amministrazione comunale visto che la primaria a tempo pieno, ad oggi, svolge le lezioni nella sede della ‘Da Vinci’ in via Ruggiero.

Dimensionamento scolastico Caserta delibera bis

Naturalmente la modifica del piano dimensionamento scolastico, che ha fatto felici soprattutto i genitori del Quinto circolo didattico, ha provocato una grande tensione in maggioranza. La stessa assessore Corvino non era d’accordo con la modifica, al punto che non ha firmato la nuova delibera approvata dalla giunta di Carlo Marino. Anzi, stando ai rumors, la Corvino avrebbe minacciato anche le dimissioni, ma alla fine la pressione sul sindaco giunta dal gruppo del Partito democratico, guidato dal capogruppo Andrea Boccagna, ha spinto il sindaco ad adottare la delibera, smentendo se stesso e le sue dichiarazioni di un mese fa in cui difendeva strenuamente la delibera approvata ad ottobre, parlando di “grande rivoluzione necessaria per avere una scuola migliore”. Quel piano che oggi, come si legge nella delibera numero 203, “dopo una successiva ed attenta analisi della costituzione e formazione delle nuove Istituzioni scolastiche si è ritenuto opportuno modificare”.

Negli uffici di Palazzo Castropignano la 'questione scuole' stava creando molto imbarazzo negli ultimi giorni, tant'è che si era deciso di non convocare neanche il consiglio comunale richiesto dalle opposizoni che appena 48 ore fa hanno denunciato di essere stati "silenziati" puntanto il dito contro il presidente del consiglio comunale Michele De Florio.

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