Un parco giochi per il bambino ucciso dalla camorra | LE FOTO
Francesco ammazzato a 9 anni da un proiettile vagante. Il ricordo commosso di una suora: "Fu terribile, sembrava il finimondo"
Inaugurato stamattina il Parco giochi "Francesco Aversano", bimbo vittima innocente nel 1973 della camorra. Il taglio del nastro affidato al sindaco Renato Natale, al suo fianco anche i sindaci di Lusciano (Nicola Esposito) e Villa di Briano (Luigi Della Corte).
Francesco Aversano è un bambino che venne ucciso da un colpo vagante esploso dai camorristi del clan dei Casalesi. Francesco si trovava fuori la chiesa Santa Maria Preziosa. Morì dopo due mesi e dal 1973 ad oggi non è stato ancora riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata.
Durante l’inaugurazione è intervenuta anche suor Adelia Bianco, una delle religiose che era presente il giorno in cui fu ucciso il piccolo Francesco a soli 9 anni: “Ricordo perfettamente quel giorno, Francesco non volle entrare nell’istituto dove si stavano tenendo le Comunioni, voleva giocare fuori, poi all’improvviso sentimmo degli spari e in un attimo uscimmo tutti fuori. A quel punto – ha detto la suora con la voce rotta dall’emozione – vedemmo Francesco che tentava di aggrapparsi al cancello come per ripararsi, ma aveva tutta la mano insanguinata. Fu un momento terribile, sembrava il finimondo”.
Ora però “quei tempi sono passati e questo paese può esprimere finalmente tutte le sue potenzialità riprendendosi la sua dignità, quella che ha sempre avuto. Ora è cambiata la cultura e così bisogna continuare perché negli ultimi anni si è fatto tantissimo ed è necessario che tutti le persone di buone volontà facciano rete per tenere fuori chi vuole fare solo del male” ha concluso la religiosa.