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Il commissario vuole spegnere la movida: "Ricorreremo al Tar"

Gli esercenti pronti a rivolgersi al tribunale per impugnare le ordinanze su orari e musica

Mano dura del commissario straordinario Gerardina Basilicata contro la movida ad Aversa. Nella giornata di oggi sono state pubblicate tre ordinanze per regolare la movida in questo periodo di festività e non solo.

Fino al 2 gennaio è vietata la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro. Trasgressori saranno puniti con sanzioni pecuniarie da € 25,00 a € 500,00. E non solo. Nei giorni 24, 25 e 31 dicembre 2023 è fissata alle ore 1,00 in luogo delle ore 2,00 la chiusura per i locali. Ordinanze che fanno sorridere se si pensa alla quasi inesistenza dei controlli da parte delle forze dell’ordine legati all’atavica carenza di uomini e mezzi ed alla grande folla che in questi giorni si riversa per le strade di Aversa. Al di là della regolamentazione per le festività, il commissario straordinario ha anche riportato la chiusura dei locali all’una con lo spegnimento della musica alle 23 in zona centro storico ed a mezzanotte nel resto della città.

Provvedimenti che hanno fatto registrare la contrarietà dei gestori dei locali. “Siamo contrari all’ordinanza del commissario – ha detto Raffaele Oliva presidente dell’Associazione “Condominio del Seggio” che raggruppa i gestori dei locali ubicati nella storica via cittadina - in primis l’ordinanza rappresenterebbe un problema di concorrenza sleale tra gli esercenti di Aversa e quelli delle città limitrofe che non hanno nessun limite di orari. Difatti la posizione urbanistica della nostra città non permette di poter differenziare le varie attività commerciali che si trovano su una strada divisa tra due comuni. Inoltre molte attività Aversane possedendo il titolo di pubblico spettacolo potrebbero continuare a lavorare oltre l’una in deroga all’ordinanza e ciò rappresenterebbe un altro problema di concorrenza sleale interna alla città stessa”.

E spiega Oliva: “La chiusura insomma non risolverebbe il problema di ordine pubblico la cui soluzione è riscontrabile unicamente con l’impiego di più uomini in divisa tra le strade, ma danneggerebbe esclusivamente il commercio Aversano in toto. Il provvedimento infatti è già stata sperimentato in passato, precisamente alla fine del 2021 ed è risultato fallimentare rispetto alla risoluzione dell’ordine pubblico e distruttivo verso il commercio Aversano. Inoltre la più recente giurisprudenza attraverso l’ordinanza della Suprema corte di Cassazione dell’11 Marzo 2021 n. 6895 dichiara l’illegitimità per le disposizioni normative con le quali vengono introdotti limiti e vincoli alle attività commerciali, ponendosi in contrasto con il Decreto Bersani poi Decreto Salva Italia”. L’avvocato Oliva, poi, spiega: “Anche la Corte Costituzionale con la pronuncia 239/2016 si è espressa in tal senso dichiarando l’illegittimità costituzionale delle disposizioni normative aventi ad oggetto limiti e vincoli per i commercianti”. E chiosa annunciando: “Ricorreremo al Tribunale Amministrativo regionale”. 

Contrario all’ordinanza del commissario straordinario anche l’ex consigliere comunale Pasquale Fiorenzano: “Si impone la chiusura delle attività all’una un po’ come negli anni della guerra mondiale. Lo si motiva con l’ordine pubblico ma si lascia un’intera Cittá al buio, in balia di malviventi. Si picchiano e pestano sotto la casa Comunale alle 18:30 ma si parla di movida.  Si lascia fare a tutti come pare e piace ma la colpa è di tutti.  Si permette che un bar a destra chiuda all’una e quello sul marciapiede difronte essendo Lusciano, Trentola o Teverola resti aperto”. Fiorenzano, dimenticando anche la precedente amministrazione ha adottato un’ordinanza simile, poi, incalza: “Ancora una volta si colpisce l’unica categoria che paga tasse e soldi per occupazioni al comune e che se vanno via non ci saranno neanche più i soldi per la carta igienica. Si lasciano ancora una volta i vigili urbani in balia del loro destino, sempre sbaculiati su provvedimenti ridicoli senza avere neanche i mezzi per farlo”. Fiorenzano, poi, si rivolge direttamente alla dottoressa Basilicata: “Caro commissario mi auguro che lei si preoccupi di concedere per questi pochi mesi a noi cittadini un po’ di dignità. Si preoccupi di fare il suo dovere non di salvare la sua tranquillità pagata profumatamente coi nostri soldi”. E non manca, poi, una stoccata a chi ha guidato e a chi guiderà la Città: “Ah dimenticavo cosa ne pensano gli ex amministratori e i nuovi candidati?”

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