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Nomina contestata alla Reggia, il ministro chiude il caso in Parlamento

Bonisoli garantisce la "bontà" della procedura ed augura buon lavoro a Tiziana Maffei

"Confermo la bontà della scelta che è stata fatta ed esprimo al nuovo direttore che proporremo per la Reggia di Caserta, l'architetto Tiziana Maffei, auguri di buon lavoro". Questa la risposta del Ministro ai Beni Culturali Alberto Bonisoli nel corso del suo intervento in Parlamento durante il Question Time sugli eventuali errori durante la procedura di selezione dell'erede di Mauro Felicori

"La nomina del nuovo direttore è intervenuta all'esito di una selezione che è stata svolta secondo il decreto legge 83 del 2014 che nel frattempo ha superato positivamente il vaglio della giurisdizione superiore, ovvero del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione- ha detto ancora il titolare del dicastero di via del Collegio Romano - Questo decreto prevede che il processo sia articolato in tre fasi. Una prima fase di scrematura dei candidati in base ai titoli, una seconda con i colloqui e una terza nella quale, all'interno di una terna di nomi, il ministro fa la sua scelta".

La prima fase, ha sottolineato Bonisoli, "ha a che fare con l'analisi dei titoli che viene fatta in assenza del candidato e quindi solo sulla carta". In base a questa analisi "viene redatta una graduatoria. Chi ottiene il punteggio maggiore viene selezionato per passare alla fase successiva", prosegue Bonisoli.

La fase successiva, durante la quale "sono state intervistate 10 persone", riguarda "una valutazione da parte della commissione dei titoli delle esperienze professionali e altre competenze, della capacità e delle attitudine del candidato ad affrontare le caratteristiche e le problematicità del museo per il quale si è presentato". Quando viene messa in atto questa seconda fase, ha precisato il ministro, "il primo punteggio non viene tenuto più in considerazione, come se ci fosse un reset, quindi si parte da zero".

Questo significa, per il ministro, che i "dieci candidati ammessi alla seconda fase sono ripartiti esattamente dallo stesso punto". Bonisoli ha ricordato che le fasi di valutazione "sono autonome e si differenziano l'una dall'altra. Nel passaggio dalle diverse fasi i "punteggi non sono stati sommati dalla Commissione", ha concluso.

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