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Mozzarella di bufala 'ecologica', si cerca un packaging alternativo

L'obiettivo è trovare una soluzione diversa agli imballaggi attualmente ancora utilizzati

Ha preso il via il terzo anno di studi della Scuola di Formazione lattiero-casearia del Consorzio di Tutela Mozzarella di bufala campana Dop, che ha l'obiettivo di creare le figure-chiave del comparto. A riportarlo è l'agenzia Adnkronos.

"Al centro dell'offerta ci sono le sfide che il settore deve affrontare, in particolare sul tema della sostenibilità, che ci sta molto a cuore e su cui stiamo già lavorando", afferma il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.

In questa direzione, Luigi Nicolais, già ministro e professore emerito di Scienza e tecnologia dei polimeri dell'Università di Napoli 'Federico II', oggi, tra l'altro, presidente di Materias, è stato il protagonista, ieri 4 dicembre, di una lezione sui progetti di ricerca per un packaging innovativo, che consenta di superare nel prossimo futuro l'utilizzo della plastica. 'Ricerca e sostenibilità, le sfide della Mozzarella di Bufala Campana Dop' è il titolo scelto per l'evento, che si è tenuto nella sede del Consorzio di Tutela.

Con Nicolais sono intervenuti Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta, e Salvatore Iannace, dirigente di ricerca presso l'Istituto per i polimeri compositi e biomateriali del Cnr. La giornata ha sancito l'avvio del progetto di ricerca che ha l'obiettivo di trovare una valida alternativa agli imballaggi attualmente ancora utilizzati da molti e che conservino le seguenti caratteristiche: resistano alla sovrapposizione e al trasporto, siano ecologici, riciclabili, economicamente non svantaggiosi rispetto agli attuali pack usati in polistirolo, abbiano una barriera allo scambio termico ed all'umido, siano di volume ridotto per evitare inutili costi di stoccaggio.

Un'iniziativa nata nel solco dello spirito sostenibile che da sempre anima il Consorzio di Tutela. La finalità è di delineare le strategie per ridurre l'impatto ambientale della produzione e commercializzazione di mozzarella di bufala. "Tutti gli anelli della filiera hanno bisogno di approfondimenti per un approccio moderno al mercato. Il nostro progetto di garantire una formazione in house si consolida sempre più e intendiamo continuare a investire su questa strada, convinti che giovani e formazione sia il binomio su cui far leva per la crescita del comparto", sottolinea il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. "In un periodo in cui si parla continuamente di un Sud in affanno, rivendichiamo con forza che esistono esempi virtuosi, da valorizzare, come il comparto della mozzarella di bufala campana Dop, che vanta un giro d'affari da 1,2 miliardi di euro, secondo i dati di Svimez", conclude.

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