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Diffida Movida, spunta la perizia dell'aspirante assessore

Tavolini autorizzati davanti un passo carrabile. Il portone "cancellato" dalle planimetrie

Rischia di diventare un caso politico quello della movida casertana, con la diffida da parte dei residenti dopo l'ordinanza con cui il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato due locali del centro storico ad insonorizzare ed evitare schiamazzi.

All'interno della nota da parte del Comitato "Caserta Centro: No Dregrado No Movida Selvaggia" vi è infatti allegata un'altra diffida fatta a maggio dallo stesso legale dell'associazione dei residenti del quartiere, l'avvocato Gennaro Esposito, sull'autorizzazione di occupazione di suolo pubblico rilasciata ad un locale di Largo San Sebastiano, con i tavolini (autorizzati) che sono finiti davanti un passo carrabile.

"Allegata all'autorizzazione - si legge nella diffida - vi è un rilievo planimetrico - si legge nella nota - datato 18.04.2018 (la medesima data della istanza di accesso civico) redatto dall’Arch. Domenico Maietta (consigliere comunale di maggioranza in odore di assessorato nda) che non riporta l’ingresso al palazzo ove è sito l’appartamento della mia rappresentata né la relativa esistenza del passo carrabile". La mancata indicazione avrebbe di fatto indotto in errore l'ufficio determinando "nocumento" ai residenti. Pertanto si era invitato a revocare l'autorizzazione, circostanza al momento disattesa.

Va ricordato che lo stesso giudice Schiattarella nella sua ordinanza ha indicato proprio la presenza di suppellettili come presupposto di rumori molesti, causati dal vociare dei clienti dei locali fermi sotto le finestre dei residenti.

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