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Movida selvaggia, locali condannati dopo la denuncia

Risarcimento ai residenti per gli schiamazzi che rendono le notti insonni

Dovranno risarcire i residenti due locali della Movida casertana per gli schiamazzi prodotti nelle "folli notti" all'ombra della Reggia. 

L'ORDINANZA

Il giudice Antonia Schiattarella del Tribunale Civile di Santa Maria Capua Vetere ha rigettato il reclamo presentato dagli esercenti contro un'ordinanza dello stesso tribunale che aveva disposto di cessare le propagazioni dei rumori provenienti dai locali, entrambi ubicati tra via Mazzocchi e via Mazzini. Il magistrato ha confermato come "gli elementi disturbanti in grado di determinare il superamento della soglia di normale tollerabilità sono due: la musica ed il vocio delle persone".

Circostanze accertate anche dal consulente nominato dal Tribunale che ha sostenuto come ciascuno dei due elementi superi il limite di 3 dB disposto dalla legge. 

IL VOCIO E L'OCCUPAZIONE ABUSIVA

In particolare il giudice si è soffermato sul vocio sottolineando come, per entrambi le attività, "la sosta degli avventori fuori dai locali, con stazionamento proprio sotto o in prossimità dei balconi (dei residenti nda), è dovuta alla presenza di sedie, panche, divanetti , mensole di appoggio e cuscini, posizionati proprio nella zona prospiciente. In buona sostanza è evidente che l'attività esercitata si estrinseca ben al di fuori dei locali". Suppellettili che, in assenza di autorizzazioni, almeno per quanto riguarda via Mazzocchi, sono abusivi. 

MUSICA E DJ SET

Non solo. I residenti hanno documentato con foto e video, finiti agli atti della causa, anche le locandine di eventi musicali e le postazioni destinate a dj per alcune serate. Dj che sono stati anche ripresi in video e che hanno costituito una prova inconfutabile per i locali.

IL RISARCIMENTO

Secondo quanto disposto dal giudice Schiattarella i due locali sono stati condannati a risarcire le spese di giudizio ai residenti con un importo complessivo di 7500 euro.

LE REAZIONI DEL COMITATO

Soddisfazione per la decisione del giudice è stata espressa da Rosanna Di Costanzo, presidente del Comitato di Quartiere “Caserta Centro no degrado, no movida selvaggia”. "Oggi per noi residenti, vessati dall’inquinamento acustico dovuto a musica e schiamazzi notturni, è un grande giorno! Per la seconda volta un Tribunale, in questo caso quello di Santa Maria Capua Vetere dà ragione in sede di Reclamo, ad alcuni Residenti di via Mazzocchi- Largo S.Sebastiano, e condanna gli esercenti denunciati da questi ultimi per inquinamento acustico e schiamazzi notturni. Nel centro storico di Caserta tanti sono gli esercenti che non rispettano le regole, ciò è sicuramente dovuto ai mancati controlli. La politica, più volte chiamata dal Comitato ad intervenire per limitare le sofferenze dei residenti, perché non dormire per notti intere può dirsi sofferenza, ha fatto sempre orecchie da mercante e questo ha determinato il ricorso alla Magistratura, la quale sembra l’unica Istituzione nel nostro paese che conosce il diritto alla quiete pubblica.

Sono necessari i controlli, la musica non si deve sentire all’esterno dei locali, come da ordinanza, e se un esercizio può occupare un determinato suolo deve limitarsi ad occuparne quanto stabilito altrimenti sotto le abitazioni dei residenti non ci sono bar ma le curve dello stadio. È necessario capire che non esistono solo i diritti, ma anche i doveri. Il lavoro è importante e tutti abbiamo diritto di lavorare senza però mai essere fonte di malessere per gli altri. Non ci stancheremo mai di dire che la libertà di ognuno finisce dove comincia quella dell'altro. La movida esiste ma deve essere regolamentata, vorremmo sapere perché le regole, pure essendoci, non debbano essere rispettate".

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