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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Aversa

"Il Pd voleva delocalizzare il mercato ortofrutticolo nella zona Asi già nel 2018"

Scoppia la nuova bufera sull'asse 5 Stelle-Forza Aversa. Ma Santulli e Caterino respingono le accuse

La scelta della consigliera comunale ex Lega Olga Diana di non seguire Alfonso Oliva nella scelta di dimettersi dalla commissione consiliare sul mercato ortofrutticolo di Aversa ha fatto scoppiare l'ennesima polemica. "In Consiglio Comunale Alfonso Oliva dichiarava a suo nome e di Olga Diana che si dimettevano dalla Commissione speciale per il mercato ortofrutticolo - ha affermato il consigliere comunale Pd Paolo Santulli - Diana ha dichiarato di voler rimanere nella Commissione e che non aveva mai autorizzato Oliva a parlare a suo nome. È evidente una mendace dichiarazione dell’avvocato Oliva, che pur di tentare di mettere in difficoltà la maggioranza non si fa scrupolo di affermazioni non vere. La Commissione - aggiunge Santulli - farà tanta chiarezza, farebbe meglio Oliva a rimanerci, se è veramente la chiarezza che vuole".

Intanto, però, scoppia un'altra grana. Il consigliere comunale 5 Stelle Roberto Romano ed il gruppo di Forza Aversa, infatti, hanno sottolineato come il Pd stia spingendo per lo spostamento del mercato ortofrutticolo nella zona Asi. "I fatti -denuncia in una nota Forza Aversa - raccontano che in una mozione presentata nel 2018 dal Pd e sottoscritta anche dall’attuale sindaco Golia, si legge: “l’Area ASI appare idonea per la dislocazione del mercato ortofrutticolo”. E' solo un caso? A noi pare la dimostrazione di quanto, da più parti, si vocifera da giorni, ovvero che ci sarebbe una volontà a che il mercato non debba riaprire, per creare un “casus belli” e proporre come unica soluzione quella della dislocazione in zona Asi. C’è’ un unico dato certo in tutta questa vicenda ed è quello che il PD e l’attuale sindaco Golia, già volevano trasferire il mercato in altra area. Ed ancora oggi la maggioranza continua a fare melina su una questione così importante e di forte impatto sociale. Forza Aversa pretende chiarezza ma soprattutto chiede all’amministrazione di fugare ogni dubbio agli operatori, ai lavoratori ed ai cittadini, dando risposte concrete e ponendo in essere atti concreti, evitando, come fatto fino ad oggi, di adottare atti meramente dimostrativi e propagandistici che producono il nulla assoluto. Si convochi ad horas una conferenza di servizi e si mettano intorno ad un tavolo il comune, l’Asl e i rappresentanti dei mercatali, invitando anche il prefetto. È l’unica soluzione percorribile e risolutiva per evitare un ping pong estenuante e mortificante. Se ciò non dovesse accadere invocheremo a gran voce le dimissini di questa maggioranza di incompetenti, che giocano a fare i politici sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini, e ciò come atto dovuto nel rispetto di tutti".

Ma a smontare la vicenda ci prova la consigliera comunale del Pd Elena Caterino. "I nostri atti sono sempre volti all’interesse del pubblico e non del privato e su questo non accettiamo lezioni da nessuno. C’è inoltre da precisare che la mozione era inserita in un piano di 4-5 mozioni volte a creare aree di sosta libere e gratuite in città e non può essere valutata singolarmente. Volevamo creare una serie di aree di sosta a ridosso di tribunale e università per rispondere con i servizi ai cambiamenti degli ultimi anni. Oggi però il tema non è la delocalizzazione ma l'emergenza lavoro e la necessità di riaprire il mercato ortofrutticolo in condizioni dignitose. La verità è che mentre noi lavoriamo mattina mezzogiorno e sera per riaprire il mercato, i consiglieri comunali di minoranza cercano solo di creare favole per avere un po’ di visibilità a spese dei mercatari". Alla Caterino fa eco anche Santulli: "La mozione, mai discussa, è un atto politico pubblico, non un fatto privato, proposta alla discussione del Consiglio Comunale. Voler tentare di rendere spregevole un atto di chiarezza e di verità è vergognoso. Se Romano o altri sanno cos’è o fatti che noi non conosciamo hanno il dovere di denunciarli alle autorità competenti. Le chiacchiere stanno a zero e le omissioni sono un reato".

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