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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità San Marcellino

Cambia la ditta della mensa scolastica: pronto nuovo appalto di 2 anni

C'è una platea di 2600 persone tra studenti e personale delle scuole: ogni pasto costerà (a base d'asta) 4,30 euro

Il Comune di San Marcellino, guidato dal sindaco Anacleto Colombiano, cerca la nuova ditta che si dovrà occupare della mensa scolastica. La durata dell’appalto è stabilita in due anni scolastici (2022/2023 – 2023/2024) con interruzione della prestazione correlata al periodo di cessazione delle attività didattiche previste per legge. In ogni caso, l’inizio e il termine del servizio potrà essere differito o anticipato dall’Amministrazione Comunale in relazione alle proprie esigenze organizzative e funzionali, senza che ciò costituisca indennizzo, modifica di prezzo o pretesa alcuna da parte dell’impresa aggiudicataria. L’utenza è composta da alunni della scuola dell’infanzia statale dell’Istituto Comprensivo di San Marcellino. Saranno ammessi a fruire della mensa anche gli insegnanti ed il personale scolastico che, per ragioni di servizio, dovrà permanere nel plesso. L’Amministrazione comunale non è tenuta a corrispondere alcunché alla ditta in caso di somministrazione di pasti ad utenti che non ne abbiano diritto in quanto sprovvisti di relativo buono. La dimensione dell’utenza presunta è pari a 2.600 persone, comprensiva di alunni e personale scolastico. Il corrispettivo a base d’asta per la somministrazione di un singolo pasto, comprensivo dei servizi di supporto operativo e di tutte le voci per la sua realizzazione, è pari a 4,30 euro per pasto. L’importo dell’appalto è fissato, dunque, in 200mila euro. I piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo, quantità e qualità a quelli indicati nel menù composto dal primo piatto; secondo piatto; contorno; pane; frutta o dessert. Dovrà essere garantita anche acqua minerale in bottiglie da 1 litro ogni 4 commensali. L’Ente, inoltre, può richiedere la fornitura di pasti freddi o cestini da viaggio in caso di gite scolastiche. Di norma non è consentita alcuna variazione del menù. In ogni caso, è consentita, in via temporanea ed eccezionale, una variazione del menù nei casi di guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto; interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica, avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili, blocco delle derrate in seguito ai risultati delle analisi preventive eseguite, mancato reperimento in tempo utile, per motivazioni del tutto eccezionali, delle derrate alimentari occorrenti. In ogni caso, tale variazione temporanea ed eccezionale potrà essere effettuata solo dopo apposita richiesta scritta all’Amministrazione. 
 

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