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Indagine Dda, i 5 Stelle: “L'unica via di uscita è una mozione di sfiducia"

La Mazzoni: “Prima il sindaco arrestato, ora l’assessore finito nell'inchiesta. E’ il momento di porre fine a questa amministrazione”

Arrivano le prime ripercussioni politiche all’indagine della Dda che ha interessato anche il Comune di Aversa. Il Movimento 5 Stelle arriva a lanciare l’idea di una mozione di sfiducia “nei confronti dell’amministrazione comunale” colpita, per la seconda volta in meno di due anni, da un’indagine della Procura di Napoli. Prima con l’arresto del sindaco Enrico De Cristofaro nell’ambito dell’inchiesta “The Queen” ora per la posizione dell’ex assessore Paolo Galluccio, tirato in ballo per i collegamenti con Carlo Savoia, manager dei rifiuti e fratello dell’ex sindaco di Sant’Arpino.

“Un altro duro colpo all’immagine di Aversa - commenta in una nota la consigliera Maria Grazia Mazzoni - dopo la vicenda The Queen che portò all’arresto del sindaco. Aversa, già prigioniera di questa amministrazione che, a metà mandato, ancora non è riuscita a trovare un equilibrio tra le diverse anime che la compongono, sempre dedita ad azioni personalistiche per accontentare ora un consigliere ora un altro, non può reggere anche le vicende giudiziarie dei suoi amministratori”. 

La consigliera comunale del Movimento 5 Stelle rivolge “un accorato appello a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale ed in particolare alle forze di opposizione di unirsi nel proporre una mozione di sfiducia al sindaco e alla giunta per i gravi fatti attinenti all’inchiesta di queste ore. Questa volta non ci si può rimettere al principio garantista, invocato dalle altre opposizioni all’indomani della vicenda del sindaco, in quanto le azioni su cui si sta indagando sono state poste in essere nel corso del suo mandato di assessore e non vicende aliene come quelle in cui è coinvolto il sindaco”.

Ed aggiunge: “E’ ora di avere risposte chiare sul ciclo rifiuti e sugli appalti che questa amministrazioni sta mantenendo in piedi, di proroga in proroga, nei confronti soprattutto della Senesi, il cui appalto è cessato nell’aprile 2017”. Poi la chiosa: “Non è possibile che invece di approntare una seria programmazione per risolvere i tanti e gravi problemi della nostra città, ci troviamo ancora una volta ad approntare una difesa processuale di un nostro amministratore. Basta, l’unica via d’uscita è la sfiducia”.

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