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"Bufalini lasciati morire di fame e di sete, ecco il vero volto della Mozzarella Dop" VIDEO

La denuncia di 'Animal Equity' con immagini girate in provincia di Caserta. Risposta durissima dei parlamentari 5 Stelle: "Vogliono solo colpire il comparto bufalino del nostro territorio"

Un mini documentario per attaccare la produzione di 'Mozzarella Dop', l'oro bianco che ha il suo 'cuore' in provincia di Caserta, denunciando presunte violenze sugli animali "lasciati morire di fame e di sete". La denuncia arriva da Animal Equality, un'organizzazione internazionale no profit per la difesa dei diritti degli animali, fondata nel 2006 da Sharon Nunez, Javier Moreno e Jose Valle.

"La mozzarella di bufala è uno dei prodotti d’eccellenza del Made in Italy - si legge in una nota sul sito dell'organizzazione - esportato in tutto il mondo e venduto a caro prezzo proprio per le sue presunte qualità, non solo relative al prodotto finito, ma per tutta l’intera filiera produttiva. La realtà che si cela dietro questo prodotto tuttavia è ben diversa e Animal Equality ha deciso di denunciarla attraverso quello che è – a tutti gli effetti – un mini documentario". Girato per lo più in provincia di Caserta, nelle zone tra Casal di Principe e Villa Literno.

Un attacco che ha provocato la reazione dei parlamentari 5 Stelle casertani guidati dalla deputata Margherita Del Sesto che se ne è fatta portavoce: "Da qualche ora, sta circolando sul web un filmato di Animal Equality con il chiaro intento di denigrare l’intero comparto bufalino casertano, invitando, addirittura, a non comprarne i derivati. Forse gli autori del filmato non sanno che ormai da anni l’intera filiera è sottoposta a controlli scrupolosi e continui: infatti, solo nel 2018, in tutta la provincia di Caserta sono state effettuate 3200 ispezioni dai reparti specializzati delle forze dell’ordine. Attraverso l’uso del programma SIAN, inoltre, la filiera offre una tracciabilità totale, che garantisce un controllo continuo dalla stalla alla vendita. Qualità, trasparenza e sostenibilità hanno reso la mozzarella la prima DOP del sud Italia. Il nostro ordinamento prevede una molteplicità di norme che tutelano il benessere animale, l’ambiente e la salute delle persone. Il mancato rispetto delle stesse da parte di qualche disonesto operatore del settore non può e non deve indurre a condannare tutti coloro che da anni operano correttamente nella filiera, impegnandosi in modo serio e scrupoloso nelle loro attività".

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