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Malati oncologici senza cure: "A Caserta manca ancora la pet"

Il consigliere Muscarà presenta un'interrogazione: "Tetti di spesa non garantiscono assistenza minima"

"E' una vergogna che ad oggi la città di Caserta non abbia ancora un macchinario per la Pet". Lo denuncia il consigliere regionale Maria Muscarà che ha presentato un'interrogazione al consiglio regionale.

"Pare non importi niente a nessuno che decine, se non centinaia di migliaia di abitanti della Campania della città di Caserta e non solo, non abbiano un macchinario pubblico vitale per i malati oncologici - prosegue Muscarà - Con il sistema fallimentare dei tetti di spesa, introdotti in Regione nel 2021, la situazione è peggiorata, ed i malati oncologici campani sono sempre più costretti a rivolgersi ai privati, pagando 200 euro circa una risonanza magnetica e 180 euro una tac, ma a qualcuno va di lusso se riesce ad accedere al servizio pubblico. A Caserta invece lo stato ti obbliga di andare dal privato per una pet, a prescindere. I malati oncologici hanno bisogno di accertamenti ed esami immediati, per quanto abbiano l’esenzione ticket contraddistinta dal codice 048, a causa del sistema dei tetti di spesa, devono attendere i tempi delle liste di attesa lunghe anche più di un anno, il che rende impossibile ricevere cure ‘pubbliche’ (in tempo) per cui pagano le tasse. Ho chiesto quindi - conclude Muscarà - al di là degli annunci che il governatore fa, che cosa si stia facendo di concreto per ovviare a questa cosa".

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