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Lite furibonda in Comune tra il sindaco e la consigliera 5 Stelle

La Mazzoni ha abbandonato gli uffici "molto scossa". De Cristofaro chiarisce

Una nuova aggressione verbale in Comune ad Aversa che vede protagonista il sindaco Enrico De Cristofaro che però rispedisce al mittente tutte le accuse. E’ quello che è accaduto stamattina quando Maria Grazia Mazzoni, esponente del Movimento 5 Stelle, ha abbandonato gli uffici comunali evidentemente scossa dopo una furiosa discussione che l’avrebbe vista protagonista col primo cittadino normanno. Al centro della lite gli attacchi che proprio l’esponente grillina avrebbe rivolto all’architetto negli ultimi giorni. Secondo la versione che arriva dagli ambenti dell’opposizione, sembra che il sindaco abbia alzato i toni della voce, parlando di “interessi personali” dietro queste accuse. Il diretto interessato, però, smentisce: “Le ho parlato in toni normali - afferma - e le ho detto solo che stanno remando contro la città. Sulla questione della presenza sua nelle commissioni consiliari le ho detto che aveva avuto già un’opportunità ma che, di fatto, era stata lei a rinunciare. Purtroppo mi sto rendendo conto che l’opposizione continua ad attaccarmi mentre noi stiamo cercando di risolvere i problemi della città”. 

LA NOTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. “Un vile e ingiustificato attacco del Sindaco di Aversa alla consigliera comunale Maria Grazia Mazzoni del movimento 5 stelle  sulla questione delle Commissioni permanenti di Consiglio Comunale.  Un attacco che denota una desolante e avvilente povertà del sindaco sul piano morale  prima che  politico. 

Il primo cittadino non trovando argomentazioni per replicare al provvedimento del Difensore Civico Regionale,  che tenta di riportare legalità in Consiglio Comunale in merito alla costituzione delle commissioni permanenti e in merito alla stesura del PEBA , stamattina  è entrato nell’aula della commissione trasparenza a cui la Mazzoni era stata invitata dall’opposizione a prendere parte  e si è lasciato andare in una aggressione verbale senza precedenti ma , soprattutto, immotivata  mortificando il rispetto umano prima che istituzionale . 

Offuscato dal suo nulla politico, che gli si sta ritorcendo contro, il Sindaco ha   ammesso che la decisione di restare fuori dalle commissioni è stata presa dalla Mazzoni, in quanto rifiutò ogni accordo preliminare sulla composizione di dette commissioni.  Ma chi nel percorso politico è abituato a compromessi pur di raggiungere un obiettivo ,certamente non comprende e non comprenderà le ragioni del rifiuto, di chi si batte per una politica del rispetto delle regole, di chi pretende ciò che le è dovuto, nulla di più, ma soprattutto nulla di meno .

“Mi ha accusato di voler prendere parte alle commissioni perché ho interessi da difendere”  un’accusa gravissima per i miei valori e miei ideali. Il mio unico e legittimo  interesse  è  quello di rappresentare  i circa 3000 cittadini Aversani che hanno scelto il movimento 5 stelle alle scorse amministrative e di ripristinare la legittimità costituzionale violata. Non è la prima volta che il Sindaco trascende e si lascia andare ad attacchi di ira difronte agli atti posti in essere dalla Consigliera Comunale del m5S, come quando all’indomani della presentazione del ricorso al difensore civico sulla  mancata adozione e approvazione del PEBA ha costretto l’assessore Carratù a buttar giù un comunicato stampa facendogli affermare circostanze assolutamente non vere come la paternità della istituzione del Garante dei diritti per la persona del disabile. Bene farebbe il Sindaco invece di inveire contro chi lo mette dinanzi al sua inconsistente  azione politica a prendere atto del fatto che il tempo delle promesse è finito. 

Aversa non merita la deriva verso cui sta andando. Aversa non merita un Sindaco che si compra titoli pur di apparire, facendo credere che la nostra città per suo merito è entrata nell’albo delle 100 mete del turismo d’Italia. Se cosi fosse il Sindaco avrebbe dovuto fare approvare la mozione sulla promozione turistica di Aversa proposta dalla consigliera Mazzoni e non rigettarla, in tal caso la nostra città avrebbe avuto il ruolo di capofila in un tavolo di concertazione della promozione turistica dell’Agro. 

Cosa Troveranno i turisti che giungeranno in città attraverso la guida delle 100 Mete d’Italia sul nostro territorio? In quale percorso di promozione dei valori dell’italianità saranno guidati? chi racconterà loro le bellezze dei nostri monumenti, la loro storia, le meraviglie dell’arte di cui siamo circondati. In quali percorsi di artigianalità saranno guidati e quali sono le aziende che hanno aderito al progetto? Quali i prodotti sono stati posti al centro dei percorsi del gusto? Chi offrirà loro la dovuta ospitalità? Il Sindaco invece di preoccuparsi delle scelte di voto della Mazzoni in Consiglio Comunale  tragga spunto dalle idee da questa promosse , tutte indirizzate al bene dei cittadini. La smetta il Sindaco di comportarsi da padrone della casa comunale  e di inveire contro chi non la pensa come lui. Il suo torni ad essere un servizio alla comunità e non agli amici degli amici. Pensi al PUC rimasto lettera morta, solo perché non si è trovato la quadra sulle ulteriori aggressioni al territorio. Pensi ad una città soffocata dal traffico e dallo smog, alla pessima qualità dell’aria che i cittadini aversani respirano come da fonti ARPAC, ad un commercio svilito per la mancanza di una seria programmazione. Pensi alla corretta gestione del patrimonio comunale, alle aree standard sottratte alla collettività , ai mancati servizi a supporto del Tribunale Metropolitano. Pensi al vergognoso dissesto delle strade aversane, ai soprusi che i cittadini e non subiscono dai parcheggiatori abusivi.

Pensi soprattutto alla raccolta differenziata scesa di 10 punti rispetto allo scorso anno. Pensi alle cose serie invece che accanirsi contro una consigliera di opposizione che ha cercato sempre di fare il suo dovere in modo leale, rispettando sempre ed in primis la sua figura di primo cittadino. Bene avrebbe fatto il Sindaco a chiedere scusa alla consigliera Mazzoni, invece di negare la vile aggressione. Negare di essere violento è tipico degli uomini che per nascondere la loro pochezza aggrediscono invece di proporre come le donne sono abituate a fare anche e soprattutto in politica. Una cosa è certa non basta una fascia tricolore a fare un Sindaco, ma soprattutto non basta un paio di pantaloni a fare un uomo”.

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