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Licenziato illegittimamente, ma mai reintegrato: la Corte Europea gli dà ragione

E' la storia di Antonio Limatola, ex direttore generale del Consorzio di bacino Acsa Caserta3

Licenziato illegittimamente, ma mai reintegrato: la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo gli dà ragione. E’ la storia di Antonio Limatola, ex direttore generale del Consorzio di bacino Acsa Caserta3, quello che gestiva la discarica di Lo Uttaro.

Come riporta l’Ansa, fu licenziato in piena emergenza rifiuti tra aprile e maggio 2008 dagli allora vertici del Consorzio. I giudici di Strasburgo hanno infatti condannato lo Stato Italiano per la mancata esecuzione della sentenza emessa nel 2015 dal giudice del lavoro di Santa Maria Capua Vetere, a cui si era rivolto Limatola.

Il provvedimento imponeva la reintegra di Limatola al Consorzio Unico di Bacino (Cub), ente in cui nel frattempo erano confluiti, su decisione del Governo Berlusconi, i nove Consorzi obbligatori dei rifiuti del Casertano e del Napoletano, tra cui appunto l'Acsa Caserta3.

E’ la seconda condanna che arriva dalla Cedu per l’Italia in poche settimane. Ad ottobre è arrivata infatti quella per la mancata messa in sicurezza e bonifica della discarica Lo Uttaro.

L'ex funzionario del Consorzio Acsa CASERTA3, assolto da vari processi penali in cui è stato accusato di disastro ambientale per la gestione delle discariche, si era rivolto anche ai giudici amministrativi per far eseguire la sentenza del 2015: in prima istanza il Tar giudicò inammissibile il ricorso di Limatola, ma il Consiglio di Stato, il primo settembre scorso, ha chiuso definitivamente la vicenda ordinando al Cub di reintegrarlo, individuando il prefetto di Napoli come commissario ad acta per l'esecuzione della decisione; questi però ha chiesto di essere esonerato e sarà il prefetto di Caserta o un suo funzionario ad occuparsi dell'attuazione della decisione.

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