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Attualità Portico di Caserta

La Chiesa fa causa al Comune e ottiene un maxi risarcimento

Per il Tar un terreno dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero era stato occupato illegittimamente

L’occupazione del suolo di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Capua era illegittima e per questo il Comune dovrà risarcire la Diocesi e restituire l’area occupata per realizzare un collegamento viario tra due strade. Una vera e propria ‘mazzata’ per il Comune di Portico di Caserta la sentenza emessa dal Tar della Campania (Sezione Quinta, presidente Santino Scudeller), che ha accolto il ricorso presentato dall’Istituto Diocesano contro il decreto di occupazione di urgenza del 2005 con cui il Comune prese possesso dell’area di circa 200mq per costruire il collegamento viario tra via Ariosto e via Collodi.

Come emerge dalla sentenza del collegio giudicante, l’Istituto era l’effettivo proprietario dell’area: il decreto di occupazione infatti perde efficacia “qualora non venga emanato il decreto di esproprio nel termine quinquennale”. Per questo i giudici hanno ritenuto “la illegittimità dell’occupazione del fondo di proprietà della parte ricorrente, a partire dalla scadenza del termine quinquennale del decreto di occupazione e fino all’attualità, e va conseguentemente condannato il Comune di Portico di Caserta alla restituzione del suolo, previa riduzione in pristino”.

Dai giudici è arrivata poi la condanna nei confronti del Comune al risarcimento dell’Istituto Diocesano: “Una volta stabilito il valore del bene, l’ente resistente è tenuto a computare gli interessi nella misura del 5% per ogni anno di occupazione illegittima, fino alla data del 21 novembre 2017”, ossia dell’udienza di discussione della causa tra Istituto Diocesano e Comune.

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