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Interporto, 2 offerte di investitori stranieri per l'acquisto: base d'asta da 225 milioni di euro

Ci sono una società inglese e un'altra canadese

È iniziato il mese decisivo per l'Interporto Sud Europa (Ise), con il gruppo britannico Segro plc e un fondo di investimento canadese che si contendono l'acquisizione dell'importante infrastruttura logistica. Le offerte di acquisto sono state rimodulate, includendo il prelievo delle pendenze creditizie, le garanzie ai creditori e tutte le pendenze giudiziarie. L'offerta base parte da oltre 225 milioni di euro. L'assemblea dei creditori dovrà dare il via libera al piano concordatario presentato presso la sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che prevede la chiusura della procedura fallimentare e il trasferimento dei titoli onerosi e dei beni immobiliari. Se tutto procede senza intoppi, l'Ise cambierà finalmente proprietà dopo 26 anni. 

Il Comune di Maddaloni è uno dei creditori che aspetta con trepidazione questa decisione, poiché sono congelati oltre 10 milioni di euro di pagamenti di rate arretrate dell'Imu, compresi gli interessi e le sanzioni. Questa somma è fondamentale per la stabilità dei conti comunali, e l'Imu non pagata dall'Ise rappresenta una delle entrate più importanti previste nel bilancio. Il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, si mostra fiducioso e afferma di aver sconfitto le previsioni negative riguardanti il mancato incasso dell'Imu e la perdita dei restanti fondi a causa del fallimento dell'Interporto. Il Comune ha bisogno che questa vicenda si concluda presto, non per paura di perdere i fondi, ma per poter liberare risorse da destinare ad altri scopi.

Il Comune di Maddaloni mira anche a fare cassa attraverso l'Interporto, avendo già risolto molte controversie giudiziarie e rateizzato circa 12 milioni di euro relativi al periodo 2007-2017. Restano ancora alcune rate da pagare secondo il calendario di rateizzazione concordato, che avrebbe portato all'estinzione del debito entro il 2027. Inoltre, il Comune potrà incassare un surplus di gettito non previsto grazie agli interessi e alle sanzioni per il ritardo nei pagamenti, che si stima superino i tre milioni di euro.

Questa vicenda ha coinvolto diversi attori e ha avuto numerosi conflitti, tra cui la Regione, i piccoli azionisti e gli espropri. Tuttavia, l'unico a trarne profitto sembra essere il Comune di Maddaloni, che continua a incassare in attesa della decisione finale sul futuro dell'Interporto Sud Europa.

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