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Sabato, 20 Aprile 2024
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La Prefettura 'blocca' l'appalto delle luci: interdittiva antimafia al Consorzio

Sindaco incredulo: la batosta dopo 2 anni per aggiudicare la gara per la pubblica illuminazione

Il Consorzio ‘Cosap Stabile Appalti Pubblici’ colpito da interdittiva antimafia. E questo provvedimento inguaia il Comune di Cesa visto che questo stesso Consorzio si era aggiudicato la gara da 557mila euro per la costruzione, l’ammodernamento e la gestione dell’impianto di pubblica illuminazione.

Il Consorzio si era aggiudicato il project financing che avrebbe permesso di avviare i lavori di rifacimento dell'impianto, allo scopo di avere un sistema moderno, che superasse le difficoltà di quello attuale, oramai vecchio, obsoleto, carente e pericoloso. Ed invece ecco la ‘batosta’ alla quale non può ancora credere il sindaco Enzo Guida: “Ci sono giorni in cui sembra che tutti i tuoi sforzi profusi nell'amministrare siano vani, inutili. Settimane, mesi impiegati a superare tutti gli intoppi, a sollecitare decisioni di una burocrazia lenta, elefantiaca e poi basta un niente e tutto il lavoro crolla, viene giù. Due anni solo per concludere la procedura di gara, dopo la minaccia di spegnere, per protesta, le luci del paese e l'intervento del Prefetto di Caserta. Ma ora ecco la doccia fredda, la notizia che non ti aspetti, quella che riporta le lancette indietro nel tempo”.

Il consorzio che si è aggiudicato la gara è stato colpito da interdittiva antimafia e quindi non può più operare sul territorio di Cesa: “Per cui bisogna fermarsi, non si può più andare avanti. Gli uffici competenti hanno impiegato diversi mesi per fornire una risposta. Nel frattempo tutto si blocca e non possiamo fare nulla. Abbiamo tenuto una riunione urgente tra assessori, consiglieri e responsabili degli uffici. Possiamo solo attendere che eventualmente la Prefettura nomini degli amministratori giudiziari per consentire il prosieguo degli appalti ed attendere gli esiti di eventuali ricorsi alla giustizia amministrativa. Rispettiamo certe scelte, soprattutto quando investono settore delicati, ma nel frattempo che facciamo? Dobbiamo continuare ad avere un impianto che non regge, che alle prime piogge salta. La colpa di chi è? non lo so! Da sindaco ho fatto quello che era nei miei poteri e nei miei compiti. Ma mi sento sfiduciato. Mentre da un lato ci sono amministrazioni che corrono contro il tempo, non conoscono pause, rincorrono le urgenze, fanno i salti mortali per assicurare le risposte ai cittadini in tempi rapidi, dall'altro lato ci sono uffici dello Stato che procedono lentamente. Nel mezzo ci sono i cittadini che attendono risposte che tardano ad arrivare”.

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