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Insulti sessisti contro l’assessore dopo le polemiche per il suo viaggio in Kenya

Il presidente del Consiglio Palmiero difende Luisa Melillo: “Vergogna”. Ed il marito della delegata annuncia querele

Dalle polemiche politiche agli insulti sessisti. E’ quanto sta accadendo in queste ore ad Aversa dopo il rientro dell’assessore a Cultura e Sport Luisa Melillo, finita al centro della discussione dopo il voto in commissione, da parte dei consiglieri di opposizione Alfonso Oliva e Luigi Dello Vicario, che l’hanno “sfiduciata” e per la decisione dei membri della maggioranza, Paolo Santulli e Maurizio Danzi, di non difenderla, astenendosi dal votare il documento.

Ma nelle ultime ore la polemica politica è stata “arricchita” da insulti (anche sessisti) che sono stati rivolti all’assessore Melillo sui social network. Frasi scurrili che hanno spinto il presidente del consiglio comunale Carmine Palmiero a prendere una posizione netta: “Non dobbiamo in nessun modo consentire che commenti volgari, sessisti, abominevoli come questi rivolti a Luisa Melillo, possano passare inosservati alle autorità competenti. Questi soggetti vanno isolati e denunciati, non è tollerabile nel 2020 assistere a tali turpiloqui contro una donna. Luisa, e in generale tutte le donne, vanno apprezzate e difese, mai offese. Chiamarvi animali significherebbe farvi un complimento. Vergognatevi”.

Lo stesso marito dell’assessore, Vito Faenza, sempre tramite social, ha poi annunciato denunce per i commenti fatti contro la moglie. La tensione inizia a salire.

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