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Il sindaco indagato: "Non mi dimetto. Denunciato da chi ha sostenuto il mio avversario"

Sagliocco affronta l'inchiesta che lo vede coinvolto. E sulla cimice trovata negli uffici afferma: "L'abbiamo portata in Procura. Sul progetto c'erano già dubbi..."

Un’inchiesta della Procura di Napoli Nord che mira a fare chiarezza su un presunto ‘ostruzionismo’ nei confronti dell’architetto Raffaele Marino, titolare della società Quadrifoglio Immobiliare. Secondo l’accusa l’imprenditore sarebbe stato costretto a “promettere denaro” al sindaco Andrea Sagliocco e all’avvocato Saverio Griffo.

A fare da intermediario in questa ‘trattativa’ tra primo cittadino e società ci sarebbe proprio Griffo che infatti è indagato per concussione. Stessa accusa di reato anche per il capo dell’esecutivo che però ha anche l’abuso d’ufficio. Per gli altri due indagati invece ci sono le accuse di abuso d’ufficio (Agostino Fabozzi) e favoreggiamento personale (per il poliziotto Giuseppe Melucci).

Secondo l’accusa Fabozzi avrebbe svolto illegittimamente il ruolo di responsabile dell’Ufficio tecnico pur essendo inquadrato come categoria B, ed avrebbe affidato alcuni lavori senza alcuna procedura di gara. Per Melucci (nominato dal sindaco come responsabile per la sicurezza del territorio) invece l’accusa dice che avrebbe aiutato il sindaco Sagliocco a ‘liberarsi’ di una cimice che era stata scoperta all’interno della stanza del sindaco.

Partendo da quest’ultimo aspetto il sindaco si dice sereno perché “appena un elettricista scoprì la presenza di questo apparecchio immediatamente lo portammo in Procura perché non sapevamo di chi fosse e non sapevamo allo stesso modo perché fosse lì”.

Il primo cittadino ripone comunque piena “fiducia nella magistratura, ho sempre lavorato con estrema trasparenza e nel rispetto della legalità”. Sulle accuse mosse invece dall’architetto Marino (anni fa esponente della maggioranza dell’ex sindaco Michele Griffo) Sagliocco ci va giù pesante: “Accuse infondate perché non ho mai chiesto nulla né tantomeno ho mai provato a rallentare la realizzazione dei 30 appartamenti. Il progetto era già finito sotto la lente di ingrandimento della commissione straordinaria e noi abbiamo solamente chiesto delle informazioni in merito per tutelare l’Ente per verificare la regolarità della concessione affidando anche l’incarico ad uno studio legale competente”.

E quindi il ‘frontale’ allo stesso Marino che “già in passato ha avuto delle concessioni che poi si è saputo contenessero gravi illegittimità. Marino ha fatto campagna elettorale contro la nostra coalizione, non escludo che possa aver mosso delle accuse così infamanti solamente per una mera ritorsione politica”.

Il sindaco martedì ha anche avuto un incontro con tutti i componenti della sua maggioranza escludendo ogni ipotesi di dimissioni perché “siamo tutti coesi e sicuri che si possa arrivare il prima possibile ad una conclusione positiva di tutta la vicenda”.

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