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Inchiesta Dda, Iovino lascia il Comune. L’opposizione vuole portare il caso in Consiglio

Il dirigente aveva un incarico da consulente. Trasferimento in vista anche per un altro dipendente. La minoranza voleva proporre una mozione di sfiducia ma non ci sono i numeri

L’inchiesta della Dda sul Comune di Caserta produce ufficialmente le prime conseguenze in senso all’amministrazione comunale del Capoluogo. Marcello Iovino lascia l’incarico da consulente che gli era stato affidato da pochi giorni proprio dal sindaco Carlo Marino (anche lui colpito dalla perquisizione dei carabinieri martedì mattina) dopo che il suo contratto da dirigente era scaduto per la pensione. Iovino, dunque, dice addio all’Ente di piazza Vanvitelli, mentre si prospetta un trasferimento di settore anche per Giuseppe D’Auria, funzionario dell’Ecologia, settore che è finito nel mirino degli inquirenti. 

L'INCHIESTA DDA SU APPALTI PER 170 MILIONI DI EURO

Intanto, sul fronte politico, la maggioranza prova a far quadrato intorno al sindaco Marino, che oggi ha incontrato gli esponenti del Partito democratico ai quali ha manifestato una certa tranquillità. L’opposizione, invece, sta pensando di portare la questione in consiglio comunale. L’idea iniziale era quella di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Marino, ma mancano i numeri per metterla a votazione (servirebbero i 2/5 dei consiglieri comunali). Per questo motivo si sta cercando una strada alternativa che, per ora, non è stata ancora, però, trovata.

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