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Verlardi torna ad attaccare: "Indagine Dda, ci sono gravissime responsabilità politiche"

L'affondo del sindaco di Marcianise contro il 'collega' Marino: "Vuole la mia espulsione dall'Ato Rifiuti"

“I fatti delle ultime ore accaduti in provincia di Caserta, ovvero l'inchiesta giudiziaria avviata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, ci consegnano uno scenario molto torbido”. Ha aspettato poche ore prima di commentare il blitz dei carabinieri nel Comune di Caserta (l’indagine della Dda coinvolge però 7 comuni) il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, che sulla questione rifiuti nelle scorse settimane aveva scambiato critiche al vetriolo col suo collega del Capoluogo Carlo Marino.

Quest’ultimo ieri ha visto entrare i militari nel suo ufficio di Palazzo Castropignano, dove hanno acquisito documentazioni in merito alla gara dei rifiuti, gli atti del biodigestore ed anche quelli relativi alle case dell'acqua.

Per Velardi “la pubblica amministrazione ne esce malissimo: asservita ad interessi di parte, schierata al fianco del privato e non del pubblico, con il perpetuarsi di un andazzo antico che persiste nell'assoluta impunità dei responsabili. Non solo. Il quadro che emerge segnala una classe politica pessima, votata agli affari e non all'esercizio di una funzione e all'assolvimento di un compito per il bene comune”. Per il sindaco di Marcianise infatti “un conto sono le responsabilità penali, un conto quelle politiche e quindi quelle storiche. E sono gravissime”. L’atto di accusa di Velardi è violento: “Fuori i mercanti dal tempio! Via i ladri e gli affaristi, via i politici che sono complici degli affaristi! Sui rifiuti in pochi hanno lucrato ingenti guadagni e in molti ci hanno rimesso la pelle. Quei molti siamo noi, sono le comunità”.

IL RETROSCENA SULL'INDAGINE DELLA DDA

Poi una stoccata a Marino, che ha preso il suo posto come presidente dell’Ato Rifiuti: “L'inchiesta della Dda mi fa ancor di più capire che il settore dei rifiuti cambierà solo se ci saranno protagonisti nuovi. Nuovi. Con una testa completamente diversa, in assoluta discontinuità con il passato. Per questo sono sempre più convinto di aver fatto bene nel lasciare la presidenza dell'Ato Rifiuti di Caserta: un gioiello che invece rischia di trasformarsi in carrozzone, in continuità con il passato. Ero e sono troppo fuori asse, il partito dei rifiuti ha tutto l'interesse a tenermi fuori. Non credo all'Ato Rifiuti così come è stato concepito nella nostra provincia, con la presidenza del sindaco di Caserta Carlo Marino. È un mondo distante anni luce dal mio, è un mondo che non potrà essere mai il mio”.

E sempre sull’Ato, Velardi denuncia la volontà di Marino di cacciarlo: “Il presidente dell'Ato Rifiuti ha adesso avuto il tempo di convocare una riunione del consiglio per deliberare la mia espulsione: facciano pure, c'è modo e modo di zittire le persone. Ovviamente io non starò zitto”.

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