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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Casal di Principe

“Commissari per i nuovi impianti se i Comuni li bloccano”

Rivolta dei sindaci contro la Regione. Spunta il nodo “compensazione”

L’ipotesi di “commissariare” il progetto per la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti che la Regione Campania ha inserito nel disegno di legge sulla “Semplificazione” ha fatto saltare dalla sedia i sindaci dei comuni che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare i siti di compostaggio sui propri territori.

I sindaci (e i loro rappresentanti) dei comuni ospitanti gli da realizzare (Afragola, Battipaglia, Cancello e Arnone, Casal di Principe, Castelnuovo Cilento, Chianche, Fisciano, Marigliano, Giugliano in Campania, Pomigliano d’Arco) si sono riuniti oggi presso la sede dell’Anci Campania con il presidente Domenico Tuccillo ed hanno preso in esame le problematiche scaturite dalla realizzazione del piano, anche alla luce delle novità introdotte dal disegno di legge regionale sulla ‘Semplificazione’.

I sindaci hanno sollevato “perplessità sul modo in cui si sta procedendo a realizzare il piano dei siti di compostaggio che, peraltro, non tiene conto di quelli già esistenti”. In particolare i sindaci rilevano “che non si possono condividere norme che appaiono gravemente lesive della potestà e dell’autonomia degli enti locali e che sottraggono ai Comuni ogni potere decisionale in materia di opere pubbliche di interesse strategico. E’ sbagliato - aggiungono - che, su temi sensibili per le popolazioni amministrate, si proceda con atti di imperio, con veri e propri commissariamenti mentre occorrerebbe dialogare con le comunità e i loro rappresentanti”.

Per questo motivo, chiedono alla Regione di riaprire i canali dell’interlocuzione istituzionale, introducendo una flessibilità e rimodulazione anche sul piano della tipologia degli stessi. Nel contempo sollecitano il presidente De Luca e il suo vice Fulvio Bonavitacola, a promuovere al più presto un incontro “al fine di arrivare a soluzioni eque e non calate dall’alto che tengano”. Ma non solo. Perché dagli atti è spuntato anche un altro nodo relativo alle misure compensative che non sono presenti nel piano della Regione Campania.

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