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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Aversa

Gazebo da abbattere, nota pasticceria condannata al Consiglio di Stato

Respinto il ricorso: la struttura di volume superiore realizzata a meno di 10 metri

Il gazebo fuori al Pink House di Aversa deve essere demolito. A deciderlo i giudici della seconda sezione del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, che hanno respinto il ricorso della Sweet Italy Unipersonale s.r.l. condannandola anche al pagamento, in favore del Comune di Aversa e di una cittadina, delle spese di lite liquidate, per ciascuna delle due parti, in euro 2.500, oltre al 15% per spese generali e agli accessori di legge.

I giudici amministrativi hanno confermato la sentenza del 2018 dell'ottava sezione del Tar con la quale venne deciso l’abbattimento del gazebo. Precedentemente il Comune di Aversa, con un provvedimento firmato dal Dirigente dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio-Settore Edilizia Privata, disponeva l’annullamento del Permesso di Costruire “per la realizzazione di un gazebo in legno al Viale Kennedy" e poche settimane dopo ci fu anche l'ordinanza di demolizione delle opere realizzate, in quel caso, abusivamente.

Secondo i giudici amministrativi, infatti, “la Sweet Italy Unipersonale s.r.l. ha prima chiesto e ottenuto il rilascio di un permesso di costruire un gazebo in legno e poi ha edificato una struttura mista in cemento e legno di volume superiore a 100 metri cubi e alta circa 3 metri (visivamente impattante), in violazione della distanza minima di 10 metri (fuori dai centri storici) tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti nonché in una zona qualificata dal piano regolatore generale come “B1” (“edificata satura”)”.

Per questo, quindi, la Sweet Italy Unipersonale s.r.l., società proprietaria del Pink House Cafè, dovrà provvedere all’abbattimento del gazebo.

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