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Attualità Piedimonte Matese

Furto nella stanza del sindaco, spunta l'ipotesi dell'intimidazione

Il deputato Carlo Sarro: "Strano che abbiano lasciato la cornice che ha un valore economico molto maggiore"

“L’episodio del furto dei quadri nell’ufficio del sindaco della città di Piedimonte Matese, lascia molto perplessi perché gli autori del gesto criminoso sembrerebbero non essere dei veri e propri professionisti.  Fermo restando che spetta agli inquirenti il compito di ricostruire dinamica, matrice e finalità dell’atto, si ha la sensazione di assistere ad un gesto dimostrativo più che ad un furto di beni di valore fine a se stesso”. A dichiararlo è il deputato di Forza Italia Carlo Sarro all’indomani del furto compiuto presso l’ala storica del Municipio di Piedimonte Matese, da lui fatta restaurare, insieme ad arredi e quadri, durante le sue due sindacature.

“Risalta in particolare la circostanza che gli autori del gesto abbiano lasciato le cornici, alcune delle quali di valore sicuramente maggiore rispetto ai quadri.  È il caso di una prestigiosa cornice del ‘700 da me fatta restaurare quando ero Sindaco, che vale molto e che stranamente non è stata portata via sebbene un ladro professionista ben si accorge quando la cornice vale più del contenuto o, come nel caso specifico, di una stampa che è stata portata via mentre la cornice abbandonata sul posto.  Ecco perché si ha l’impressione che quanto accaduto rappresenti una prova di dimostrazione di forza di chi ha voluto lanciare un messaggio del tipo “se vogliamo, arriviamo fino al cuore dell’Istituzione Comune, entrando nell’ufficio del Sindaco e portando via ciò che vogliamo”, conclude Sarro (FI).

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