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Parco Pozzi, il bando per la buvette è un flop

Nessuna offerta presentata in Comune

Nessuna ditta ha partecipato all’avviso pubblico per la gestione della buvette all’interno del Parco Pozzi. L’offerta, evidentemente, si è rivelata antieconomica. In cambio della gestione del punto ristoro, l’amministrazione comunale chiedeva un compenso di 2500 euro mensili per una durata di sei anni prorogabili. L’affidatario avrebbe dovuto garantire un’altra serie di adempimenti, in verità, abbastanza gravosi, quali, tra gli altri: l’allestimento del punto di ristoro e dell’area antistante, nonché la pulizia e la manutenzione degli stessi; la chiusura e l’apertura dei bagni pubblici realizzati nel Parco Pozzi, nonché la loro vigilanza e pulizia; adeguare discrezionalmente l’orario di apertura e chiusura dell’esercizio a quello del parco Pozzi così come individuato dall’Ente ma garantendo l’apertura minima di almeno 10 ore per ogni giorno; provvedere all’apertura ed alla chiusura del parco Pozzi e dei suoi servizi annessi (servizi igienici) in base agli orari stabiliti dall’Ente indipendentemente da quelli di esercizio della buvette; sostenere le spese per il servizio di vigilanza dell’intero Parco Pozzi con la presenza continua di personale per tutte le ventiquattro ore mediante affidamento a ditta specializzata. Lo stesso aggiudicatario in nessun caso avrebbe potuto installare nei locali slot machine. Insomma un bando non certo diretto ad un imprenditore che avrebbe dovuto comunque trarre un lucro dall’attività economica. Si tratta solo di un buco dell’acqua per l’amministrazione de Cristofaro che a due anni dall’inaugurazione del parco Pozzi ancora non è riuscita a risolvere il nodo buvette.

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