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Coronavirus, l'imprenditore: "Danni ingenti. Lo Stato intervenga su fitti e bollette"

Orefice fa il punto sulla crisi dell'abbigliamento per il lockdown: "La ripresa sarà lenta, i clienti non ci attendono a braccia aperte"

Dagli aiuti alle imprese che non bastano ad una ripresa che sarà, inevitabilmente, lenta. Sono queste le preoccupazioni di Giuseppe Orefice, titolare di Arold e Arold (con sedi a Casagiove, Casapulla e Caserta) che ha chiesto l'intervento dello Stato anche quando il lockdown sarà finito.

"Gli aiuti previsti da Governo e Regione non bastano a superare la crisi - spiega l'imprenditore - I danni sono stati ingenti e quando riapriremo di certo non troveremo i clienti ad attenderci a braccia aperte. Nel nostro caso (l'attività si occupa della vendita di abiti da cerimonia nda) praticamente abbiamo perso un anno intero. Serve l'aiuto dello Stato sulle bollette e sull'accesso al credito ma anche su una rimodulazione dei canoni di fitto che restano esosi nonostante l'azzeramento dei ricavi". 

Intanto nella giornata di oggi la Regione Campania ha attivato la piattaforma che permette la registrazione e la compilazione della modulistica relativa all'Avviso Pubblico per la concessione del bonus da 2mila euro a fondo perduto a favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, colpite dall’attuale crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria Covid 19. 

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