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SPECIALE ELEZIONI La Inviti sfida Esposito per entrare nella storia

La candidata a sindaco ha già ottenuto un record, ma ora vuole quello più importante

Quel cornicione che si è staccato dalla scuola ha creato non pochi problemi al sindaco uscente di Lusciano Nicola Esposito visto che quanto accaduto è diventato anche argomento di campagna elettorale. E la sfidante, la consigliera di opposizione Dominga Inviti, non si è lasciata sfuggire l’occasione per criticare aspramente l’avversario sul palco in occasione di un comizio.

Eppure fino a qualche giorno fa questa campagna elettorale sembrava abbastanza tranquilla. Col sindaco quasi sicuro di sé nell’affermare che “la gente vuole la continuità” mentre la Inviti a caccia di quei voti che possano permettere di superare il primo cittadino.

Esposito ha costruito una squadra che prevede la partecipazione di numerosi consiglieri di maggioranza uscenti ma poi ha fatto il colpo quando ha ottenuto il sostegno di Peppe Mariniello che prima aveva pensato di creare una lista civica con Costanzo candidato sindaco e poi ha deciso di sostenere un progetto, quello di ‘Noi per Lusciano’ che ha accolto il nipote Luciano. Di volti nuovi, a dir la verità, ce ne sono ben pochi. Rispetto alle elezioni del 2013 c’è un Claudio Grimaldi in più che è ‘saltato’ dall’opposizione al sostegno ad Esposito ad una velocità supersonica. Poi per il resto quasi tutti riconfermati.

La Inviti invece ha ottenuto il sostegno dell’ex candidato sindaco, Antonio Granieri, che però non si è candidato in prima persone facendo scendere in campo la figlia Enrica Rosa. E Granieri nel 2013 con la sua ‘LiberiAmo Lusciano’ ottenne comunque un rispettabile 20% con 1768 preferenze. Per il resto poi c’è Filippo Ciocio che è un attivista che è stato uno dei primi a voler Inviti candidata sindaco. L’ex consigliere provinciale ha ottenuto poi il sostegno anche della famiglia Cangiano di Parete. Sì proprio così, perché in pratica c’è una zona al confine che è Lusciano ma che praticamente vede residenti solamente paretani. E così Mauro Cangiano si candida per ‘difendere’ i suoi elettori. Nel 2013 ci fu un altro Cangiano, Nicola, che era invece candidato con Esposito e fu il primo dei non eletti. Quindi non pochi voti.

Un capitolo a parte merita la vicenda legata a Forza Italia. Oggi ritrovarsi nei panni di un elettore berlusconiano di Lusciano sarebbe veramente difficile. Un coordinatore cittadino, Nicola Mottola, che sostiene Esposito mentre c’è un esponente di spicco a livello casertano e regionale (vice presidente regionale di Fi) come Massimo Grimaldi che invece ha espressamente dato il proprio sostegno ad Inviti. Una querelle che viene fuori in seguito anche alle famose elezioni provinciali che portarono l’attuale maggioranza a non sostenere la Inviti, che era ancora in maggioranza. Una guerra intestina che sicuramente ha confuso gli elettori. Chi devono star a sentire? Bella domanda.

Ma al di là delle preferenze i temi affrontati sono stati veramente molto pochi con il dibattito che si è acceso sulle scuole, sulle strade da rifare e sull’ambiente. Ma si è parlato poco di futuro e di programmi. Perché c’è chi è sicuro di vincere (e molte volte la sicurezza non è un bene) e chi invece vuole toccare il cuore della gente. Una piccola curiosità: a Lusciano fino ad oggi non c’era mai stata una candidata a sindaco di sesso femminile. E quindi, ovviamente, mai c’è stato un sindaco donna. Potrebbe essere questo un motivo per votare Inviti? Beh, di certo non per gli ‘amanti’ della continuità.

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