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Attualità Casal di Principe

"Don Peppe Diana, vivono nella sua memoria gli ideali di giustizia e legalità"

In tanti ricordano il parroco anticamorra morto 30 anni fa, il 19 marzo 1994

Diecimila persone, migliaia di scout e un mondo intero che ricorda il sacrificio di Don Peppe Diana. Oggi (19 aprile) ricorrono i 30 anni della morte del parroco anticamorra, che avrebbe festeggiato l'onomastico magari insieme ad amici al bar davanti ad un buon caffè. La città di Casal di Principe si lega all'uomo simbolo della rinascita del territorio e lo fa con una serie di eventi che culmineranno con una cerimonia davanti al cimitero casalese. In tanti lo hanno ricordato, ecco i messaggi per un uomo buono.

Il ministro Piantedosi: "In lui gli ideali di giustizia e legalità"

“Il 19 marzo del 1994 nella sagrestia della chiesa di San Nicola di Bari veniva assassinato dalla camorra Don Giuseppe Diana, parroco di Casal di Principe. A trent’anni da quel vile agguato ricordiamo la figura del coraggioso sacerdote che ha sacrificato la propria vita per difendere la sua comunità dall’aggressione della criminalità organizzata, opponendosi a ogni forma di violenza e prevaricazione. Il suo messaggio di coraggio e la sua dedizione agli ideali di giustizia e legalità guidano ancora oggi tutti coloro che ogni giorno lottano contro le mafie”, ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.

Oliviero ricorda Don Peppe: "Lo Stato siamo noi"

“La chiesa, con don Giuseppe Diana, è stata pioniera nella lotta alla camorra. Le istituzioni devono essere attive nel tramandare la memoria di chi è morto difendendo un ideale di libertà, di democrazia e cittadinanza che don Peppe ha difeso fino alla morte”. Così, il presidente del Consiglio della Regione Campania Gennaro Oliviero a margine della celebrazione della messa che si è svolta nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe questa mattina all’alba, nello stesso orario in cui trent’anni fa i sicari della camorra fecero irruzione nel luogo sacro nel giorno della festa del papà, uccidendo il sacerdote mentre si apprestava a dire messa. Durante la celebrazione è stato letto da don Franco Picone un messaggio di papa Bergoglio. “Papa Francesco ci ha invitati a seguire la strada tracciata da don Peppe coltivando il sentiero della giustizia. Parole di significato immenso. Io credo che il valore della democrazia si coltivi con atti di coraggio, ma sventurata è la terra che ha bisogno di eroi, diceva Bertold Brecht – ha continuato Oliviero – per questo dobbiamo fare tesoro del sacrificio di chi si è opposto al predominio malato della camorra e, come istituzioni, dobbiamo fare il modo che il fiore morto sia seme per il futuro della democrazia, come ci ha insegnato don Peppe riprendendo passi del Vangelo. Il tutto, nel rispetto della Costituzione e delle istituzioni, a cominciare da quelle più vicine. L’insegnamento di don Diana è proprio questo: lo Stato siamo noi”.

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Mara Carfagna: "Ricordare Don Diana è un dovere"

“Trent’anni fa, il 19 marzo 1994, la camorra uccideva a Casal di Principe don Peppe Diana ma non ne spegneva la voce, non ne cancellava la storia e gli insegnamenti”. Lo scrive sui social Mara Carfagna, presidente di Azione, che aggiunge: “Il suo brutale assassinio, dopo anni di coraggiosa battaglia a difesa della sua terra e della sua gente, innescò anzi quella rivolta culturale e morale che rappresentò la grande sconfitta dei clan. Ricordare don Diana è un dovere, oggi e sempre. Ma soprattutto è un dovere raccogliere e rilanciare ogni giorno, con i fatti, il suo messaggio di libertà, di giustizia, di speranza, contro la prepotenza mafiosa. Tenere vivo il suo enorme esempio di impegno civile, oltre che religioso, è l’unico modo - conclude Carfagna - per meritare il suo sacrificio”.

La consigliera Caterino: "Percorso di don Diana sia il timone di libertà"

"Il manifesto “Per amore del mio popolo non tacerò” sia il nostro timone per vivere liberi in una terra finita per troppo tempo nel tritacarne della camorra”. E’ la dichiarazione di Lia Caterino, consigliera comunale di Casal di Principe che stamattina ha partecipato alla celebrazione della messa in onore di don Giuseppe Diana,  che si è svolta in quella che fu la chiesa di don Peppe, dedicata a San Nicola. “Il cuore della nostra comunità continua a battere all'unisono per don Diana – ha continuato Caterino che ha poi partecipato anche alla marcia - durante la cerimonia della memoria abbiamo unito le mani, i cuori e le speranze, per onorare colui che ha dato la vita per la nostra città. La sua luce non si è mai spenta, è diventata il faro che guida ogni nostro passo verso un futuro migliore. Insieme, siamo il custode del suo messaggio di giustizia e speranza. Don Peppe vive in ognuno di noi, nella nostra determinazione a combattere la criminalità e a costruire un mondo di pace e solidarietà”. “Questo territorio è rinato, ma può dare ancora di più in termini di sviluppo e lavoro, insieme possiamo farcela”, ha concluso la consigliera.

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