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Comuni in dissesto, il grido d'allarme della Cisl

Il deficit in 14 Enti pubblici, Della Rocca: "Politica incapace di gestire con responsabilità"

Quattordici enti in dissesto e progetti straordinari al lumicino. E' questo il grido d'allarme che arriva dalla Cisl Funzione Pubblica che riprende una recente analisi de Il Sole24Ore sugli enti dissestati.

Secondo i dati solo in Campania quelli in cattive condizioni sono ben 63, tra dissesti, strutture deficitarie e predissesti. Una recente ricerca del Sole 24ore parla di un meridione mortificato, con Sicilia, Calabria e Campania ai primi tre posti, ma la provincia di Caserta purtroppo, come troppo spesso negli ultimi anni, registra una vera e propria maglia nera con 14 comuni in dissesto: Alife, Caserta, Calvi Risorta, Cancello Arnone, Castel Campagnano, Gricignano di Aversa, Orta di Atella, Piana di Monte Verna, Raviscanina, San Felice a Cancello, San Marcellino, San Nicola La Strada, Villa di Briano, Villa Literno.

“La nostra provincia – spiega Franco Della Rocca, Segretario Generale Cisl Fp Caserta – possiede purtroppo il maggior numero di comuni in dissesto finanziario, enti strutturalmente deficitari, per una incapacità di una parte della politica a gestire strutture di una importanza strategica poiché, come si sa, sono le istituzioni più vicine ai cittadini, gli enti territoriali che rappresentano la città. Il territorio di Caserta vive un vero e proprio dramma amministrativo proprio perché la parte politica troppo spesso non riesce a mettere in atto una gestione sana e trasparente, colpe assolutamente non di poco conto. Gli esempi sono tutti sul territorio, a partire dal comune capoluogo che ha da poco dichiarato il dissesto bis, ma non è il solo, anche Cancello Arnone dopo il 2014, nel 2017 ha proclamato il secondo dissesto. E così anche l’ente Provincia ormai da tempo dissestato anch’esso. 

Questi commissariamenti fanno si che per un certo periodo si riesca a garantire solo l’ordinarietà, praticamente l’amministrazione è come se si fermasse, poiché nessuna attività straordinaria viene lavorata. Inevitabilmente il territorio comincia a registrare condizioni di degrado vario, vedi le vertenze con le ditte dei rifiuti che non riescono a gestire i centri di raccolta, le vertenze con i services di manutenzione delle strade, o della gestione del verde o dei parcheggi. Insomma ci sarebbero troppe cose da mettere in elenco". 

La Cisl Fp di Caserta si propone ancora una volta nella veste di vigile imparziale delle funzioni amministrative e della gestione del personale. Il 2019 deve assolutamente essere un anno di ripresa anche delle attività straordinarie lasciate in sospeso. Lo Stato dovrebbe intervenire con forza per tutelare queste istituzioni, rafforzarle nelle risorse umane, nel garantire un adeguato turn over, un processo di assunzione o di mobilità anche dalle altre regioni d’Italia, sbloccare i concorsi, mettere in atto ogni provvedimento utile affinchè le pubbliche amministrazioni possano avere gestioni trasparenti e controllate.

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