Colpo di scena al Comune di Caserta: dopo settimane di ombre, il dirigente Franco Biondi ha firmato la revoca dell’affidamento della gara ponte, da 6 mesi più 6, alla società Energetikambiente, la stessa che si era aggiudicata anche l’appalto da 100 milioni di euro finito poi nel mirino della Direzione distrettuale antimafia.

La decisione del dirigente comunale arriva dopo una lunga attesa e poggia le sue ragioni su un debito nei confronti dell’erario imputabile alla Aimeri Ambiennte srl, socio unico della Energetikambiente srl. Biondi, dunque, ha annullato il procedimento d’affido del servizio della raccolta rifiuti nel Capoluogo, anche se adesso non è chiaro cosa accadrà. L’altra ditta che aveva partecipato alla gara, infatti, era la Ecocar, che, però, proprio nei giorni scorsi, aveva inviato una lettera ufficiale al Comune di Caserta chiedendo di interrompere al 29 febbraio le proroghe che ormai vanno avanti da circa 2 anni rispetto al precedente appalto. Il tutto, se non fosse chiaro, in aperta rottura dei rapporti con Palazzo Castropignano.

Una ipotesi al vaglio è che il dirigente Biondi possa aggiudicare la gara ponte alla Ecocar, quale seconda classificata; l’altra è che Energetikambiente presenti ricorso al Tar Campania contro la decisione del Comune di Caserta ed il tutto venga congelato. Fatto sta che il “mondo dei rifiuti” negli uffici di Palazzo Castropignano resta sempre un ‘affare delicato’, soprattutto da quando i magistrati antimafia hanno messo il naso nell’appalto da oltre 100 milioni che stava finendo proprio nelle mani di Energetikambiente: un’indagine che ha coinvolto lo stesso sindaco Carlo Marino ed altri funzionari dell’Ente e che, ad oggi, non è stata ancora chiusa.