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Consigliere dimesso, la surroga può inguaiare il sindaco

La maggioranza non ha i numeri per approvare il bilancio in prima convocazione

Le dimissioni del consigliere comunale di maggioranza, Saverio Esposito, possono creare un grattacapo non facile da risolvere per il primo cittadino di Casal di Principe Renato Natale. E, temporalmente, non è escluso che il finanziere l’abbia fatto di proposito.

Ma perché le dimissioni, giunte nella giornata di ieri, possono mettere in difficoltà la maggioranza? Tra pochi giorni in consiglio comunale si dovrà andare al voto per il bilancio, dopo la diffida giunta in Municipio da parte della Prefettura, ma prima di fare ciò bisogna fare la surroga e quindi permettere a Bernardo Natale di insediarsi.

Ma ecco l’inghippo: la maggioranza potrebbe trovarsi, almeno in prima convocazione, senza avere il numero legale per procedere col consiglio comunale. E quindi la surroga potrebbe slittare dal 20 al 23 aprile. Con l’Assise sul bilancio che dovrà quindi necessariamente nei giorni successivi e l’ok al documento finanziario sul gong. Ed ecco quindi che la scelta di Esposito di dimettersi ieri (e non magari nelle scorse settimane) andrebbe proprio in questo verso.

L’opposizione oggi ha 8 consiglieri tra i quali i capigruppo Enricomaria Natale, Vincenzo Simeone e De Angelis oltre a Petrillo e Borrata che sono con Natale e poi ci sono gli ex della maggioranza Puocci e Coronella. In prima convocazione, con l’assenza di questi ultimi, e con l’assenza di Esposito, il consiglio comunale non potrebbe tenersi. “Ma in seconda convocazione serviranno solamente 6 consiglieri”, fanno sapere dalla maggioranza “anche perché non si deve votare ma è solamente una presa d’atto”.

Fatto sta che poi sul bilancio bisognerà capire anche la posizione di Bernardo Natale anche se “non tutti da parte dell’opposizione – dicono dalla minoranza – sono così convinti di far cadere questa amministrazione”. Numeri striminziti di una amministrazione che l’anno prossimo si ripropone al voto. E che non ha alcuna intenzione di chiudere in anticipo il mandato.

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