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Si dimette il coordinatore degli osservatori ambientali

Vaia: "Era diventato impossibile andare avanti"

Si è dimesso il coordinatore degli Osservatori Ambientali di Cesa, l’agente di Polizia Penitenziaria Donato Vaia. Alla base delle dimissioni ci sono ‘ufficialmente’ delle “motivazioni familiari” ma poi Vaia sottolinea che “era praticamente diventato impossibile andare avanti”.

Nel gruppo degli Osservatori Ambientali ci sono Cesa ci sono tanti volontari che in questi mesi hanno lavorato sul territorio a difesa dell’Ambiente ma “da un po’ di tempo a questa parte non c’erano più le condizioni per svolgere il nostro lavoro”, afferma Vaia. Uno dei problemi è rappresentato dalla sede: il Comune di Cesa, guidato dal sindaco Enzo Guida, in assenza di altri locali ha ritenuto giusto ‘legare’ questo nucleo alla Consulta degli Anziani ma così facendo “era praticamente impossibile anche fare una riunione – dice Vaia – e praticamente in quella sede non ci siamo andati mai”.

Poi Vaia racconta di una serie di aneddoti. Uno è riferito ad una moto, l’unico mezzo a disposizione degli Osservatori Ambientali: “Praticamente questa moto è stata messa a disposizione dall’Ente – dice Vaia – ma si trovava in pratica a casa del coordinatore della Protezione civile di Cesa al quale noi tutte le volte dovevamo chiedere il ‘piacere’ di aprirci la propria abitazione per utilizzare il mezzo. Qualche volta è capitato pure che non fosse a casa e siamo stati costretti ad annullare le nostre operazioni di controllo”. Ma non finisce qui perché “per le comunicazioni eravamo costretti ad utilizzare i nostri cellulari, visto che non abbiamo mai avuto a disposizione delle radio”. E per questo motivo “visto che così era impossibile lavorare ho deciso di dimettermi” con la conseguenza che ormai tutto il gruppo ha smesso di svolgere le proprie attività sul territorio di Cesa.

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