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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Oltre mille studenti disabili lasciati senza assistenza in classe: "Ci hanno abbandonati"

La denuncia di una mamma di una bambina autistica: "Ci trattano come l'ultima ruota del carro ma noi esistiamo"

Assistenza educativa scolastica non ancora partita e ad oltre mille studenti casertani con disabilità viene negato un diritto costituzionalmente garantito. Si tratta di una vicenda gravemente lesiva dei diritti degli studenti con disabilità denunciata da Chiara Spennagallo, mamma di una bambina affetta dal disturbo dello spettro autistico regolarmente iscritta presso l’Istituto comprensivo Ruggiero Terzo Circolo di Caserta.

"La legge 104 del 1992, sancisce l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, nelle scuole di ogni ordine e grado – spiega la giovane mamma casertana - a Caserta, tuttavia, questo obbligo è stato completamente disatteso dal Comune per l'anno scolastico in corso 2023/2024 in quanto siamo a gennaio ed il servizio non è ancora stato attuato. Le difficoltà che i nostri ragazzi con disabilità vivono quotidianamente a scuola, a causa di questa mancanza, sono innumerevoli e molto gravi. Difatti molti alunni disabili vengono portati via prima da scuola o addirittura non vengono proprio portati perché manca chi provvede materialmente alla relativa assistenza, fisica, comunicativa nonché alla loro autonomia con grave danno per i diritti costituzionalmente garantiti a questa fascia di popolazione più debole”.

Il servizio di assistenza educativa scolastica viene garantito all’interno degli istituti scolastici di ogni ordine e grado e messo a disposizione dall’Ente d'Ambito grazie ai fondi erogati dal Ministero per la Pubblica Istruzione. L’educatore scolastico svolge quindi all’interno della classe insieme all’insegnante di sostegno un ruolo chiave per l’inclusione dello studente e tale figura è indispensabile perché allo studente portatore di handicap psico-fisico possa essere garantito il diritto alla continuità. Il segno tangibile di tale mancanza è che allo studente non venga garantito il numero di ore che attesti il suo pieno diritto allo studio. Mancando l’educatore nei plessi scolastici casertani, dopo che l’insegnante di sostegno svolge il suo tetto ore, lo studente è lasciato solo.

Ecco perché molti genitori hanno optato per la soluzione di ritirare prima i figli da scuola o peggio non mandarli affatto. “I nostri figli hanno il diritto a stare in classe, in questo modo li privano di un diritto proprio per la mancanza della figura dell’educatore e per un’ennesima volta sono trattati come l’ultima ruota del carro, come gli invisibili ma loro esistono, noi con loro tra mille sacrifici esistiamo - ha raccontato con amarezza Chiara Spennagallo - noi genitori di ragazzi con disabilità, riuniti in una associazione Il Mio Mondo Esiste, non siamo rimasti fermi a guardare ma abbiamo chiesto, tramite PEC, di essere ricevuti dal sindaco di Caserta Carlo Marino e dal prefetto al fine di poter ottenere spiegazioni a tale proposito. PEC che però è stata assolutamente ignorata dalle succitate cariche istituzionali e pensare che l’abbiamo inoltrata il primo dicembre 2023. I nostri figli stanno subendo una grave ingiustizia subita che in una società già decisamente poco inclusiva, vede per l'ennesima volta calpestato un loro diritto fondamentale. Per loro siamo una categoria di persone troppo spesso mortificata nella propria dignità”.

Secondo quanto denunciato dall’associazione sono state lasciate prive del servizio le famiglie con disabili di Caserta, Casagiove, San Nicola La Strada e Castel Morrone quindi l’ambito sociale C1 di cui il Comune di Caserta è il Comune Capofila.

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