Botta e risposta sui defibrillatori appena installati

Aversa è una città cardioprotetta. Sono stati installati, infatti, numerosi defibrillatori in più zone della città tra cui Via Roma al civico 56; Piazza Municipio ingresso Comune; Via Tristano; Via San Michele - Parco Taglione e Parco Pozzi. Tale installazione era stata prevista nel capitolato d'appalto della gara delle strisce blu.

La Publiparking, ovvero la ditta che gestisce il servizio di sosta regolamentata, li ha resi disponibili dal 2021 e solo oggi, grazie al comandante della polizia Municipale Antonio Oliva e dei suoi collaboratori i dispositivi sono stati installati. La notizia è stata accolta con favore dalla cittadinanza anche se in tanti ignorano le istruzioni per l’utilizzo degli stessi. Intanto, però, né è nata una polemica politica. Da una parte Fratelli d’Italia, attraverso Alfonso Oliva ha rivendicato la paternità dell’installazione avvenuta, a suo dire, in seguito ad una mozione presentata ed approvata in consiglio comunale.

Diversa, invece, la versione dell’ex consigliere di maggioranza Mariano Scuotri che ha fatto sapere come “i defibrillatori che ora vediamo in giro per Aversa sono stati installati dalla Publiparking, la società che si occupa dei parcheggi a pagamento. Non grazie a mozioni tardive e artatamente scritte”. E senza sottrarsi alla polemica, ha rilanciato. “Chi aspira a fare il sindaco dovrebbe pensare a nuove proposte, non a rincorrere goffamente quello che abbiamo già fatto noi”.

Insomma, una polemica inutile e sterile su una buona iniziativa che ben dimostra lo stato della politica normanna. Da un lato chi si prende i meriti, dall’altro chi attacca e si mette la medaglia al collo il tutto diffuso attraverso i social. Fino a giugno (quando presumibilmente si voterà per le amministrative), ne leggeremo ancora tante di inutili polemiche. E se invece di pubblicare post a caso gli ex amministratori si mettessero insieme diffondendo le ‘istruzioni’ per l’utilizzo dei defibrillatori e facessero un appello a tutti affinchè quei preziosi dispositivi siano custoditi da tutti e non vandalizzati? Forse è una domanda retorica per la classe politica di questa città.