“Il nostro incubo è finito. Barbarie per essere il fratello del sindaco” | VIDEO
Lello De Rosa insieme alla moglie racconta i giorni drammatici dell’arresto nell’inchiesta “The Queen”: “Non sapevo neanche chi fosse La Regina…”. Ora è arrivata l’archiviazione dopo aver appurato l’errore giudiziario. La compagna: “Hanno giocato sulla pelle di mio marito”
L’incubo è finito. Il tribunale di Napoli ha archiviato definitivamente la posizione di Lello De Rosa, funzionario del Comune di Teverola, ex vice sindaco di Casapesenna e fratello dell’attuale primo cittadino Marcello.
De Rosa è rimasto coinvolto nell’inchiesta ‘The Queen’, finendo anche agli arresti, ma è stato vittima di un clamoroso errore giudiziario: non era infatti lui il responsabile del procedimento del Comune di Casapulla che secondo la Procura avrebbe turbato la gara d’appalto finita sotto inchiesta.
Un errore di persona che gli è costato l’arresto. Ma ora l’incubo è finito e De Rosa ha voluto parlare, accompagnato dalla moglie. “Ho subito numerose conseguenze negative - ha affermato l’architetto - ma sto cercando di raccogliere quello che c’è di positivo”.
E svela un retroscena: “Quando la Guardia di Finanza venne a casa e mi dissero che l’inchiesta riguardava Guglielmo La Regina, rimasi così: non sapevo neanche di chi stessero parlando…”.
L’architetto ha anche sottolineato: “Ho subito una barbarie perché sono il fratello del sindaco di Casapesenna” non mancando di lanciare accuse a chi "si professa membro di associazioni antimafia pur avendo parenti condannati per associazione camorristica".
Anche la moglie di Lello De Rosa, Cristina, ha voluto esprimere la sua soddisfazione per “come è andato a finire questo incubo. In questo anno - racconta - abbiamo vissuto momenti davvero brutti, hanno giocato sulla pelle di mio marito. Questa è la nostra vittoria, ora più che mai Lello può camminare a testa alta”.