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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Castel Volturno

Il centro storico 'chiuso' dopo il crollo: famiglie vi abitano nonostante gli sgomberi I FOTO

I palazzi a rischio cedimento non hanno impedito di farvi ritorno. Gli allacci a corrente ed acqua non sono stati mai staccati. Ora l'area è completamente transennata: 5 persone in attesa di una nuova casa

Dopo il crollo, la chiusura: nel centro storico di Castel Volturno vietato ogni accesso. Il sindaco Luigi Petrella, con una propria ordinanza, ha disposto la chiusura mediante transenne, interdicendo tutta l'area a qualsiasi tipo di accesso, del primo vicolo del Borgo San Castrese interessato dal crollo di una palazzina martedì scorso.

Il primo cittadino ha riadottato la precedente ordinanza del suo predecessore Dimitri Russo del dicembre 2018 che disponeva lo sgombero di fabbricati occupati dai nuclei familiari dal primo al sesto vicolo del Borgo San Castrese. L'ordinanza, infatti, prevede la chiusura di ogni accesso ai vicoli sul lato ovest (piazza San Castrese), sul lato nord (via Portella), sul lato sud-ovest (piazzetta Ugo di Boiano ex Pesolone). 

Palazzi del centro storico di Castel Volturno a rischio

Una situazione di grave fatiscenza statica che è la causa di crolli periodici degli immobili del centro storico castellano. Negli anni precedenti a partire dal 1997 fino al 2018 sono state emesse numerose ordinanze di sgombero ed adottati numerosi interventi di demolizione di parti di fabbricati in imminente pericolo di crollo nonché misure atte ad interdire l'accesso ai vicoli maggiormente interessati da crolli. Però tutte le misure adottate si sono rilevate vane ed alcuni nuclei familiari continuano ad abitare quei luoghi fatiscenti.

Crollo palazzina a Castel Volturno

Le stesse famiglie che si ritrovarono fuori l'uscio detriti e calcinacci provenienti da parte del rivestimento in muratura della facciata est del Castello oppure la stessa unità familiare che risiedeva nel vicolo primo a meno di 500 metri dal palazzo disabitato che ora si ritrova senza solaio, sventrato e i cui resti sono sparsi per tutta piazza San Castrese.

Quelle 5 persone infatti ora sono state 'ospitate' al centro di accoglienza Fernandes al Villaggio Coppola in attesa di trovare un'altra sistemazione. L'alloggio di quelle famiglie che ancora popolano il borgo San Castrese non dovrebbe esser quello. Eppure gli allacci alle utenze non sono mai stati staccati nonostante le ordinanze di sgombero. Gli allontanamento da quei luoghi è durato poco. Molte di quelle persone continuano a far ritorno in quegli edifici che nella loro fatiscenza e precarietà rappresenta il patrimonio più caro che essi possiedono.

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