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Dal bracconaggio alle lotte clandestine, nel Casertano aumentano i crimini contro gli animali

E' quanto emerge dai dati del Rapporto Zoomafia 2023

Crimini contro gli animali in aumento nel Casertano. E’ quanto emerso stamattina (8 novembre) presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli dalla conferenza di presentazione dei dati del Rapporto Zoomafia 2023 relativi alla Campania, organizzata dalla LAV di Napoli con il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto, alla quale hanno partecipato il criminologo Ciro Troiano, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV; la scrittrice Stella Cervasio, già Garante diritti animali del Comune di Napoli e presidente Associazione Animal Day; la responsabile della Sede LAV di Napoli Flavia Angrisano Maresca.

Il Rapporto Zoomafia 2023, è un’analisi criminologica che analizza lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2022. Traffico di fauna selvatica, corse clandestine di cavalli, tratta di cuccioli, combattimenti tra cani, pesca di frodo, bracconaggio: sono alcuni dei crimini contro gli animali rilevati in Campania. Secondo l’analisi del Rapporto Zoomafia 2023, possiamo stimare che nella regione, nel 2022, sono stati registrati almeno 698 fascicoli per reati a danno di animali (circa il 7,74% di quelli nazionali), con un’incidenza pari a 11,95 procedimenti per 100.000 abitanti, e almeno 336 indagati (circa il 7,22% di quelli nazionali), con un tasso di 5,75 indagati ogni 100.000 abitanti.

In base ai dati delle Procure, questa la situazione fotografata nel casertano: a Napoli Nord in totale nel 2022 sono stati registrati 70 procedimenti con 39 indagati. Rispetto al 2021 i procedimenti sono aumentati del 1650% passando da 4 a 70, mentre il numero degli indagati del 1850%, passando da 2 a 39. L’aumento, apparentemente anomalo, è in realtà coerente con l’andamento dei reati accertati dalla Procura negli anni scorsi. Solo nel 2021 fu registrato un inconsueto calo vertiginoso di denunce e indagati, fatto che spiega la vistosa differenza con il 2022.

A Santa Maria Capua Vetere in totale nel 2022 sono stati registrati 161 procedimenti con 53 indagati. Rispetto al 2021, i procedimenti sono aumentati del 31,97% passando da 122 a 161, mentre il numero degli indagati è diminuito del -34,57% passando da 81 a 53.

Nel Napoletano e nel Casertano la cronaca giudiziaria registra casi di sequestri di pit bull tenuti in esasperate condizioni di cattività in allevamenti abusivi e in alcuni casi, con vistose ferite da combattimento, segno della presenza li lotte clandestine. Il bracconaggio e il traffico di fauna selvatica si manifestano, soprattutto in alcune zone in provincia di Napoli e Caserta (litorale Domizio), come attività sistematica e organizzata, perpetrata da gruppi che fanno sovente uso di armi clandestine, di mezzi vietati, e che abbattono specie protette anche in periodo non consentito. Forte presenza anche del traffico di cuccioli dall’Est.

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