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Coronavirus, l’uomo positivo non era in ‘sorveglianza’. “Ora ricostruiamo i contatti”

Il sindaco: “Mi fa rabbia, potevamo isolarlo 10 giorni prima”. Ora è ricoverato

La rabbia del sindaco e le disposizioni immediate di quarantena. A Teano c’è il primo caso di coronavirus che riguarda un uomo di 70 anni che era stato ricoverato presso l’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca e la macchina amministrativa si è messa subito in moto per ricostruire i contatti e porre in isolamento tutti i familiari.

Ma il sindaco Dino D’Andrea non nasconde un certo disappunto: “Da ventiquattro ore - ha scritto su Facebook - stiamo riscontruendo tutti i suoi contatti perché non era un soggetto in sorveglianza da parte nostra (Comune ed Asl) e questo mi genera una rabbia immensa perché potevamo isolare i contatti e la famiglia dieci giorni prima. Siamo stati fortunati con il vecchietto della confidenza castello ma in questo caso proprio no. E quindi capirete e giustificherete i miei sfoghi anche precedenti".

Il primo cittadino comunque sottolinea la necessità di non "avvilirsi: tutti i familiari sono già stati messi in quarantena obbligatoria già al momento che siamo venuti a conoscenza della sua situazione clinica (martedì 17 ore 15,13). Abbiamo immediatamente sanificato la zona di residenza dopo 5’ dall’intervento del 118. Emetteremo ulteriori provvedimenti di quarantena. Vi chiedo una cortesia, tuteliamo la sua famiglia, dai soliti pettegolezzi da bar (chiusi), mostriamo rispetto e solidarietà”.

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