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Test a tappeto nei piccoli comuni, sindaci in rivolta: “Ora facciamo la guerra”

Si accendono gli animi dopo il 'caso Letino'. Prato: "Denuncio tutto alla Procura". De Rosa: "Ho chiesto ad Asl e Regione 300 test rapidi"

"Se qualcuno pensa di farsi la campagna elettorale sfruttando l'emergenza Covid-19 si sbaglia di grosso". E' una 'furia' il sindaco di Capriati al Volturno, Gianni Prato, che farà ricorso alla Procura della Repubblica per far luce sulla mancata fornitura dei test rapidi al suo comune dopo il 'caso Letino'.

"Siamo distanti 8 chilometri da Letino, dichiarata 'zona rossa' - spiega il primo cittadino - Inoltre condividiamo con il Comune di Letino un operatore ecologico, una ragioniera, un assistente sociale, la caserma dei carabinieri, della Forestale: con tutti loro siamo a contatto costantemente. Per di più siamo un punto di passaggio obbligato per cittadini di Letino, per non considerare poi che molti di loro hanno i terreni da coltivare e le seconde abitazioni nel nostro comune. Dunque non capisco per quale motivo a noi non vengono forniti test rapidi da effettuare sulla popolazione, mentre ad altri comuni sì. Forse perchè sono del Pd? Ora basta, non si scherza sulla salute dei cittadini. Questa guerra contro l'Asl e la Regione Campania la porterò avanti fino alla fine e lo farò anche per i paesi limitrofi al nostro".

Sulla stessa lunghezza d'onda di Gianni Prato è il sindaco di Prata Sannita, Damiano De Rosa che afferma: "Chiederò all'Asl di Caserta e alla Regione Campania di rimborsarmi i test già fatti in autonomia e soprattutto di fornirci almeno 300 test rapidi da effettuare alla popolazione".

"Ritengo che non ci sia stato un trattamento equo sulla fornitura di test rapidi ai comuni della Comunità Montana - sottolinea Damiano De Rosa - Capisco il caso Letino, ma non vedo alcun motivo per cui si forniscono test ad un comune come Castello del Matese che ha zero contagi, mentre per gli paesi altri il nulla più totale. O siamo tutti figli del Matese oppure diversamente non va affatto bene. Se dietro a tutto questo c'è una speculazione politica è davvero una vergogna". 

"A Prata Sannita, nonostante Asl e Regione non ci abbiano fornito test rapidi, li stiamo facendo lo stesso autofinanziandoci - conclude il sindaco De Rosa - Già ne abbiamo effettuato 50 ed altri 50 li effettueremo lunedì 18 maggio ai soggetti che attualmente si trovano in quarantena, ovvero a tutti coloro che sono rientrati in paese da altre città".

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