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Coronavirus, Diana: "Furti in aumento, città rischia di diventare far west"

L'ex consigliere preoccupato per gli scenari sociali ed economici

“Le restrizioni governative in relazione al coronavirus, rischiano di avere una grave ripercussione sul vivere quotidiano dei cittadini di Castel Volturno. I furti nelle abitazioni sono aumentati, bisogna arginare immediatamente il problema”. A parlare è Cesare Diana, che ha espresso tutta la sua preoccupazione per gli scenari sociali ed economici originatisi a livello locale.

“Il problema pandemia è un vaso di Pandora aperto che sta evidenziando ed evidenzierà altre grandi lacune castellane - afferma - Oltre a restare a casa per motivi di salute, le persone devono farlo anche per motivi di sicurezza, nonostante le strade pullulino di uomini dell’arma. A loro vanno comunque i miei ringraziamenti per quanto stanno facendo. La mia è una richiesta di aiuto diretta a tutti i livelli istituzionali”.

Diana pone l’accento su un aspetto decisamente preoccupante: “Negli ultimi 15 giorni sono stati sottratti numerosi beni di prima necessità dalle abitazioni e la spiegazione di tale azione è semplice. In città, prima del virus, esisteva un’economia divisa tra quella ufficiale e quella sotterranea, occulta, di espedienti. Quest’ultima rappresentava il 60% della forza lavoro. Inevitabilmente il blocco generale derivante dal decreto urgente governativo obbliga questa percentuale di popolazione a combattere con la fame, a cercare di sopravvivere a tutti i costi. Per fare in modo che tali eventi non si verifichino, è necessario un intervento massiccio che garantisca cibo, controlli e check point per la distribuzione”. Il castellano evidenzia come “un territorio di 72 km quadrati e circa 30 di lunghezza” sia “incontrollabile già in casi ordinari, figuriamoci adesso”.

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