Coronavirus, 6 consiglieri scrivono al sindaco: "Serve un'unica unità di crisi"
L'opposizione firma un documento indirizzato a Branco: chiesti lumi anche su buoni spesa e servizi cimiteriali
"Un'unica Unità di Crisi, che al di là della logica partitica, sia in grado di rispondere in maniera celere e con una singola, autorevole e rassicurante voce ai bisogni provenienti dalla cittadinanza, che ad oggi, per la maggior parte, rimangono ignorati". E' questo quanto chiesto a gran voce dai consiglieri comunali di opposizione di Capua Roberto Caiazzo, Angelo Di Rienzo, Nunzia Miccolupi, Rosaria Nocerino, Melina Ragozzino e Annarita Vegliante, all'interno di un documento indirizzato al sindaco Luca Branco.
I sei consiglieri di opposizione hanno chiesto lumi al primo cittadino in merito a: trasparenza e tempi di assegnazione e distribuzione dei buoni spesa; attuale situazione della gestione dei servizi cimiteriali; possibili attività che potrebbero essere messe in campo a favore di commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. "Il confronto dialettico rappresenta fondamento e garanzia di ogni democrazia ed è importante coinvolgere tutti, istituzioni e cittadini, poiché sembra doveroso ricordare che la vera libertà è partecipazione", hanno sottolineato i consiglieri nel documento inviato al sindaco Branco.
"In questa fase emergenziale dovuta alla diffusione del contagio da coronavirus, dopo aver vanamente chiesto ascolto per lunghi mesi, a mezzo pec ed interrogazioni inevase, abbiamo ottenuto un incontro in videoconferenza col sindaco ed il vice sindaco al fine di riuscire ad avere, finalmente, riposte in merito a spinose questioni che affliggono l’intera cittadinanza. Problematiche che sembrano non interessare l’amministrazione e sulle quali abbiamo continuamente tenuto alta l’attenzione", anno concluso.